Chi ha una piccola cifra da investire e vuole farlo in prodotti di Poste Italiane, è preferibile che scelga buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio postale? Ma quale dei due offre interessi maggiori alla fine del periodo di accantonamento? Ebbene, la risposta è che entrambi offrono rendimenti bassi rispetto al passato. Il vantaggio però è la sicurezza. Sia i buoni che i libretti infatti sono garantiti dallo Stato Italiano.

Investire in Poste Italiane a dicembre 2021

Tra i migliori buoni fruttiferi postali di metà dicembre ci sono i 4×4 ed i 3×4.

Il primo è il prodotto ideale se si vuole investire fino a 16 anni mentre il secondo fino a 12 anni. Con entrambi, poi, si può contare su rendimenti fissi crescenti e sulla flessibilità di rimborso. Quest’ultimo può essere chiesto in ogni momento ma per i bfp 4×4 solo dopo 4, 8 e 12 anni si ha anche il riconoscimento degli interessi maturati. Per il bfp 3×3, il riconoscimento degli interessi maturati avviene dopo 3, 6 e 9 anni. Gli interessi effettivi annui lordi del 4×4 sono i seguenti: 0,20% dopo 4 anni, 0,30% dopo 8 anni, 0,40% dopo 12 anni e 0,75% dopo 16 anni. Quelli del 3×4 sono: 0,10% dopo 3 anni, 0,20% dopo 6 anni, 0,30% dopo 9 anni e 0,50% dopo 12 anni. Sulla pagina di Poste Italiane c’è un simulatore che comunica quanto si guadagnerà con il proprio buono. Nel calcolo, però, non è considerata l’imposta di bollo. Ebbene investendo 2.500 euro, il valore di rimborso netto a scadenza con il 4×4 è di 2.779,79 euro mentre quello del 3×4 è 2.634,92 euro. Tale valore corrisponde alla somma dell’importo inserito e degli interessi previsto al netto della ritenuta fiscale sugli interessi.

Ecco come investire in Poste Italiane

Optando per i libretti di risparmio si deve scegliere quello Smart. Questo perché si può attivare su di esso l’offerta Supersmart che consente di avere un tasso di interesse più alto alla scadenza invece di quello base che è dello 0,001%. Con l’offerta Supersmart 360 giorni si arriva invece ad un tasso lordo a scadenza dello 0,40%. Quest’offerta è però sottoscrivibile partendo da un accantonamento minimo di 1.000 euro.

Sulle somme non oggetto di accantonamento è riconosciuto invece il tasso base del libretto smart ovvero quello appena indicato. Nel caso di disattivazione anticipata, poi, sulle somme accantonate maturano interessi al tasso base pro tempore vigente. Questo a partire dalla data di decorrenza. Anche sulla pagina dell’offerta Supersmart c’è un simulatore. Inserendo come importo 2.500 euro, si ottengono come interessi netti 7,30 euro.
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