Risparmiare sul conto corrente: piccoli trucchi per salvaguardare il proprio portafoglio

Spese gestione conto corrente – Le spese medie per la gestione del conto corrente sono diminuite nel corso degli ultimi anni, passando da una media di 122,2 euro annui agli attuali 79,6 euro annui. Questo a causa, o per merito, della competizione che esiste tra le varie banche, le quali hanno lanciato proposte sempre più vantaggiose, diminuendo i costi dei prelievi allo sportello del bancomat, i costi dei bonifici e i costi di gestione delle carte di credito.

Spese conto corrente Italia – Nonostante questo però gli italiani continuano a spendere quasi il 50% in più rispetto a quello che dovrebbero . Il perché è presto spiegato: di solito le proposte commerciali delle banche sono rivolte a coloro che aprono un nuovo conto corrente e  non a chi è già correntista; ciò significa che chi è già possessore di un conto corrente rimane con le condizioni commerciali stabilite all’apertura del conto. La colpa di questa spesa maggiorata sta quindi alla pigrizia dei correntisti che non hanno cercato nel corso degli anni di valutare quale fosse la soluzione più vantaggiosa cambiando tipo di conto corrente, o addirittura banca, qualora le offerte proposte fossero migliori. La pigrizia dei consumatori è nota e coloro che non si sono preoccupati di valutare offerte diverse si trovano ad oggi con conti correnti obsoleti che danno il peggio in quantità di costi di gestione, poiché quando il conto corrente è stato aperto  i costi erano nettamente maggiori, e il peggio di ciò che offre il mercato oggi, cioè gli interessi dei conti correnti azzerati.

Gestione costi conto corrente: è realmente possibile riuscire a contenerli?

Non è difficile contenere i costi di un conto corrente, basta consultare qualche estratto conto per vedere quali sono le voci che costano di più e quali le operazioni che si effettuano più spesso.

Una volta trovate queste due voci si deve cercare tra le varie banche quella che offre condizioni più vantaggiose per le proprie esigenze e che magari offra anche interessi leggermente più alti sulle giacenze. Molte volte non serve neanche cambiare banca, ma basta andare dal direttore della vostra per informarlo che vi stanno addebitando dei costi molto più elevati di quelli che il mercato bancario offre; molto spesso soltanto facendo questa osservazione, che nasconde certamente una velata minaccia di cambiare banca,  i costi di gestione e di operazioni del conto corrente verranno abbassati. Per la banca non sarà una perdita poiché vi applicherà semplicemente le condizioni di cui godono i nuovi clienti che non vengono aggiornate ai vecchi correntisti.

Il conto corrente

Chi decide di aprire un conto corrente lo fa per avere:

  • una gestione della propria liquidità più facilitata
  • per poter usufruire dell’accredito dello stipendio o della pensione
  • Per poter usufruire delle domiciliazioni delle utenze domestiche
  • per poter usufruire di un bancomat e di una carta di credito
  • per versamenti e trasferimenti di liquidi
  • come forma di risparmio, anche se il rendimento non è certo dei migliori
  • utilizzo di un libretto egli assegni
  • versare assegni sia circolari che fuori piazza
  • per effettuare bonifici
  • per poter effettuare investimenti in pronto contro termine
  • per il trading
  • per usare servizi di Internet Banking
  • per poter effettuare prelievi e versamenti in filiale

Il conto corrente permette al correntista anche di avere uno scoperto in cambio di garanzie, tramite il fido bancario che permette di utilizzare uno scoperto prestabilito alla firma della richiesta.

Conto corrente tipologie

  • Conti a consumo nei quali si pagano tutte le operazioni effettuate e quindi più si opera e più si spende
  • Conti con franchigia che hanno un canone, molto spesso annuo,  con il quale si hanno un determinato numero di operazioni gratuite
  • Conti a pacchetto che prevedono nel canone annuo anche altri tipi di servizi come ad esempio assicurazioni o gestione del denaro in deposito
  • Conti on line che permettono al cliente di fare tutte le operazioni senza recarsi nella filiale, e proprio per questo i costi sono notevolmente più bassi.

Costi conto corrente: quali sono?

Oltre al canone annuale o mensile del conto corrente bisogna tener presente tutti gli altri costi che sono:

  • Costi fissi che prevedono oltre al canone l’imposta di bollo trimestrale di 8,55 euro
  • Costi variabili che possono variare in base al numero di servizi utilizzati, operazioni effettuate, anche se in quasi tutti i conti correnti un certo numero di operazioni annue sono gratuite
  • Tasso creditore è l’interesse che la banca paga sulla giacenza di liquidi, ma è da ricordare che tale interesse è tassato del 27%
  • Tasso debitore è l’interesse che il correntista paga sull’utilizzo del fido, e di solito sono interessi piuttosto alti
  • Commissione di massimo scoperto è una spesa che scatta nel momento in cui si supera l’importo massimo concesso dal fido

Consigli su come risparmiare sul conto corrente

La cosa migliore quindi per risparmiare è quella di confrontare i diversi conti correnti che il mercato ci offre in relazioni a quali sono le reali esigenze di utilizzo, poiché il conto corrente che può essere migliore per un correntista può allo stesso tempo essere svantaggioso per un altro.

La cosa migliore, visto che le cose da prendere in considerazione sono molte, è quella di basare il confronto dei conti correnti attraverso un unico parametro che potrebbe essere l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) che rende noto il costo annuo di un conto corrente per un determinato utilizzo. Per abbassare in modo notevole il costo del conto corrente però il consiglio migliore che si può dare è quello di scegliere un conto on line: tutte le filiali offrono sconti ai clienti che utilizzano poco lo sportello permettendo operazioni gratuite on line e a un costo più elevato se si effettuano allo sportello.
Visto che comunque quasi tutti i conti correnti offrono gli stessi servizi, la scelta non può e non deve basarsi sui servizi offerti, ma sul costo di tali servizi. Quando si sceglie un conto corrente però non si deve far riferimento solo al costo del canone ma anche al costo delle singole operazione (quanto costa un bonifico? Quanto costa un prelievo al bancomat? Quanto costa la gestione della carta di credito? Quanto costa un’operazione allo sportello della filiale?ecc…). Inoltre bisogna tener presenti anche gli interessi che la banca paga sulla liquidità in giacenza e quindi il costo che va preso in considerazione è quello netto annuo.

Confronta conti correnti

Sul sito di ConfrontaConti è possibile utilizzare un indicatore sintetico che vi fornirà il costo netto annuo dei diversi conti correnti presi in esame. Andando a questo link  Confronta i conti corrente è possibile compilare  un modulo in cui dopo aver inserito i vostri dati anagrafici sarà possibile specificare quale utilizzo fate del conto corrente. Vi verrà richiesto se accreditate o meno lo stipendio/pensione, se avete bisogno di un fido, se utilizzerete maggiormente il conto tramite filiale oppure online , quante operazioni annue fate in media  e molto altri dettagli per stabilire qual è il conto migliore per voi attraverso il comparatore di prezzi.