La Federconsumatori ha indetto una class action per aiutare i possessori di buoni fruttiferi postali serie Q a ricevere gli interessi reali spettanti dalla liquidazione dei loro titoli. Ora è arrivata la comunicazione dell’ordinanza del Giudice del Tribunale Civile di Roma che ha bocciato la class action. Ed ora?

La class action per i buoni fruttiferi postali serie Q

Di recente la Federconsumatori ha indetto una class action per tutelare i risparmi dei sottoscrittori dei bfp serie Q che al momento del rimborso hanno ricevuto importi più bassi.

Quest’ingiustizia ha sottratto ai risparmiatori cifre anche ingenti se si pensa che per un buono serie Q emesso dall ’88 al ’95 di valore iniziale di 5 milione di lire, la cifra negata ammonta a ben 3.773,49 euro. Proprio per ovviare a ciò, l’Associazione a Difesa dei Consumatori ha avviato una class action che avevano titoli della serie Q emessi dopo il 1° luglio 1986 e riscossi entro il 19 maggio del 2021.

Class action buoni fruttiferi postali bocciata

Il Giudice del Tribunale Civile di Roma lo scorso 13 gennaio ha dichiarato inammissibile la class action presentata dalla Federconsumatori. L’Associazione reputa ciò inspiegabile ed irrituale per motivi poi anche discutibili. In discussione, infatti, sono finiti dei punti che nemmeno i Tribunali di merito avevano preso in considerazione. Molti di questi ultimi, per i buoni fruttiferi postali emessi tra il 1° luglio ed il 31 ottobre 1995, si erano pronunciati addirittura a favore dei risparmiatori che chiedevano interessi più alti. Affermavano, infatti, che la capitalizzazione degli interessi che maturava sui titoli doveva avvenire al lordo della ritenuta fiscale. Il Tribunale di Roma, però, non ha consentito l’accertamento in merito bocciando la class action.

Michele Carrus che è il presidente dell’Associazione a Difesa dei Consumatori comunica però che ci sono fondati motivi, a loro avviso, per ritenere impugnabile tale pronunciamento. Per questo la Federconsumatori insieme con la Consulta Giuridica sta pensando a quali azioni intraprendere.

La vicenda quindi non termina con questa bocciatura in quanto l’Associazione farà di tutto per tutelare gli interessi dei cittadini coinvolti. Laddove ci saranno le condizioni, quindi, la questione dell’ammissibilità della class action verrà messa nelle mani dei Giudici Superiori.
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