Buoni fruttiferi postali: premium o indicizzati all’inflazione? La guida completa per il 2024

Tra i migliori buoni fruttiferi postali di giugno 2024 ci sono il premium e quello indicizzato all’inflazione, quale scegliere?
9 mesi fa
2 minuti di lettura
Buoni fruttiferi postali: tassazione e rendimento
Foto © Pixabay

I buoni fruttiferi postali sono da sempre un punto di riferimento per gli italiani che desiderano investire i propri risparmi in modo sicuro e affidabile. Poste Italiane offre diverse opzioni, tra cui il buono premium e il quello indicizzato all’inflazione. Ma quale scegliere? Questa guida approfondita aiuterà a comprendere le caratteristiche di ciascun prodotto, i vantaggi e gli svantaggi, per fare la scelta giusta per le proprie esigenze finanziarie.

Buono premium: l’opzione a breve termine per un guadagno sicuro

Tra i migliori buoni fruttiferi postali di giugno 2024, quello premium è la soluzione ideale per chi ha un orizzonte temporale di investimento limitato (1 anno) e cerca un ritorno garantito.

Offre infatti un rendimento annuo lordo fisso del 3,50%, corrisposto alla scadenza. Tale buono fruttifero postale è disponibile solo in forma dematerializzata ed è riservato esclusivamente a chi apporta nuova liquidità.

Quest’ultima comprende le somme che incrementano il saldo del libretto di risparmio postale, apportate tra il 17 maggio 2024 e l’11 luglio 2024 (salvo chiusura anticipata da parte dell’emittente). Esse devono essere disponibili sul libretto al momento della sottoscrizione attraverso le seguenti modalità:
1. Bonifici bancari
2. Versamento di assegni bancari e circolari
3. Accredito di stipendi e pensioni.

La nuova liquidità può essere trasferita sul libretto Smart tramite girofondo da un conto corrente BancoPosta o un altro libretto di risparmio postale, a condizione che abbiano la stessa intestazione del buono Premium. Poste Italiane ricorda che i prelievi effettuati dal 17 maggio 2024 da qualsiasi conto corrente BancoPosta o libretto di risparmio postale con la stessa intestazione del buono Premium riducono la nuova liquidità.

Ma quali sono i punti di forza di questo titolo?
1.

Rendimento certo: si sa esattamente quanto si guadagna alla fine dell’anno
2. Zero costi: nessuna spesa di sottoscrizione o rimborso (a parte gli oneri fiscali)
3. Tassazione agevolata: aliquota del 12,50% sugli interessi
4. Flessibilità: possibilità di rimborso anticipato in qualsiasi momento, ricevendo il capitale investito e gli interessi maturati.

Possono sottoscrivere questa tipologia di buono, i titolari di libretto di risparmio postale (Smart o Ordinario) che versano “Nuova Liquidità” entro l’11 luglio 2024. Per quanto riguarda la modalità le sottoscrizione, essa può avvenire online (tramite web o app BancoPosta) o in ufficio postale.

Il bfp indicizzato all’inflazione: proteggere i risparmi nel lungo termine

C’è anche il bfp indicizzato all’inflazione tra i migliori buoni fruttiferi postali del momento. Tale titolo è pensato per chi vuole investire fino a 10 anni e difendersi dall’aumento dei prezzi. Il suo rendimento è infatti legato all’andamento dell’inflazione italiana in quanto offre una rivalutazione del capitale e degli interessi.

Così come il Premium, anche questo titolo ha dei punti di forza ovvero:
1. Tutela dall’inflazione: l’investimento cresce di pari passo con l’aumento dei prezzi
2. Rendimento crescente: il tasso aumenta progressivamente con gli anni, fino allo 0,60% lordo annuo nel decimo anno
3. Flessibilità: rimborso possibile in qualsiasi momento, con diritto agli interessi maturati dopo 18 mesi
4. Zero costi: nessuna commissione di sottoscrizione o rimborso (esclusi oneri fiscali)
5. Tassazione agevolata: aliquota del 12,50% sugli interessi maturati.

Le modalità di sottoscrizione sono le medesime del bfp Premium ovvero online (tramite web o app BancoPosta) o in ufficio postale.

Buoni fruttiferi postali cartacei e dematerializzati: la scelta è personale

La scelta tra buoni cartacei e dematerializzati dipende dalle proprie preferenze. I primi, tradizionali e tangibili, sono la scelta ideale per chi ama avere un documento fisico. C’è però il rischio di smarrimento o furto. I dematerializzati, invece, sono più pratici e sicuri in quanto non si possono perdere. In più sono facilmente gestibili online o tramite app e sottoscrivibili anche comodamente da casa.

In conclusione quali buoni fruttiferi postali scegliere?

1. Scegliere il bfp Premium o quello indicizzato all’inflazione dipende dall’orizzonte temporale: se si desidera investire a breve (1 anno) o a lungo termine (fino a 10 anni)
2. È importante capire qual è la propria tolleranza al rischio: si preferisce un rendimento certo (Premium) o si accetta una componente di variabilità legata all’inflazione (indicizzato)?
3. Infine bisogna capire quale modalità di gestione si preferisce: quella praticità del dematerializzato o la tangibilità del cartaceo?

Rispondendo a queste domande, si potrà individuare il buono fruttifero postale più adatto alle proprie esigenze e ai propri obiettivi di investimento. Il suggerimento, in ogni caso, è quello di consultare sempre i Fogli Informativi ufficiali per conoscere tutti i dettagli e le condizioni dei prodotti.

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