I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono dei prodotti di investimento a basso rischio perché garantiti dallo Stato. Essi sono collocati in esclusiva da Poste Italiane e sono sicuri perché il capitale viene sempre restituito. Gli interessi, però, maturano dopo un certo periodo che dipende dal tipo di bfp scelto. Per quanto concerne i rimborsi, nella puntata di Di Martedì su La 7 del 1° maggio, viene denunciato un caso di rimborso quasi nullo.

Il caso dei rimborsi dei Buoni fruttiferi postali a Di Martedì: attenzione agli interessi

Nella puntata del 1° maggio della trasmissione di Floris “Di Martedì” si è parlato dei buoni fruttiferi postali.

Una donna intervistata ha comunicato che la zia era morta per cui, rovistando tra le sue carte, ha trovato due buoni fruttiferi postali da 1 milione di lire ciascuno che stavano per scadere. La donna ha dichiarato di essersi recata subito alle Poste e lì ha avuto una spiacevole sorpresa: il rimborso era quasi nullo.

L’acquisto dei titoli risaliva al 2001. In quell’anno il Decreto Ministeriale emise una nuova serie di bfp ma alla zia della signora vennero comunque venduti quelli della serie precedente (dal video si legge che sarebbero della serie AF) che prevedevano rendimenti più alti. Alla scadenza, però, le Poste comunicano di voler liquidare i vecchi titoli con i nuovi interessi che ovviamente sono meno vantaggiosi.

I vecchi buoni acquistati dalla zia

I vecchi bfp acquistati dalla zia dalla donna (intervistata da Di Martedì, la trasmissione condotta da Floris), erano stati emessi con decreto ministeriale del 28 ottobre del 1996 e prevedevano che il capitale investito triplicasse dopo 14 anni (secondo quanto comunicato dall’avvocato dell’Adusbef intervistato). La signora doveva ricevere 3.098,44 euro e invece Poste Italiane voleva concederle soltanto 1.394,44 euro. La stessa si è rivolta quindi all’arbitro bancario finanziario che le ha dato ragione.

Il consiglio dato, quindi, è quello che chi ha investito in Buoni Fruttiferi postali deve avere delle accortezze.

L’altro suggerimento dato al risparmiatore è che prima di andare a ritirare il buono si dovrà controllare se questo sarà liquidato effettivamente secondo le condizioni riportate sul titolo o meno. Qualora ciò non dovesse accadere ci si dovrà rivolgere ad un esperto.

Bfp postali ordinari: info caratteristiche

Un esempio buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono gli ordinari. Essi hanno una durata massima di vent’anni e sono l’ideale per chi vuole investire il proprio denaro a lungo termine. I tassi di interesse, infatti, sono fissi e crescenti nel tempo. Non si hanno poi spese di sottoscrizione, di rimborso o di gestione. Le Poste comunicano poi che il rimborso del capitale investito può avvenire in qualsiasi momento e che si ha diritto agli interessi maturati anche se il rimborso viene chiesto dopo un anno dalla sottoscrizione del buono. Ecco il rendimento effettivo annuo lordo alla fine di ciascun periodo di possesso:

  • dopo il primo anno dello 0,05%,
  • nel secondo anno dello 0,00%,
  • nel quinto anno dello 0,05%,
  • nel decimo anno dell0 0,52%,
  • nel quindicesimo anno dello 0,85% e infine
  • nel ventesimo anno dell’1,5%.

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