In molti si chiedono se è possibile che un bonifico versato sul conto corrente possa essere pignorato. Ebbene la risposta è affermativa anche se esistono delle eccezioni. Alcuni tipi di prestazione, infatti, per legge non sono pignorabili. Ecco i dettagli.

Pignoramento bonifico su conto corrente: ecco quando è possibile e quando no

Il pignoramento del bonifico sul conto del debitore avviene quasi sempre tranne che in alcuni casi. Diverse tipologie di prestazione, infatti, non possono essere pignorate. Parliamo dei crediti alimentari come ad esempio il mantenimento dei figli o anche l’assegno o la pensione sociale che sono forme di sostegno per le persone più povere.

E ancora, sono impignorabili le polizze vita o anche i sussidi per le malattie come l’assegno di invalidità o quello familiare.

Il creditore può chiedere il pignoramento del bonifico in due modi diversi. In primis lo si può richiedere prima che esso parta dal conto di chi esegue il pagamento. In questo caso l’atto di pignoramento è notificato al soggetto che dovrà effettuare l’accredito. Sarà quindi pignorato il credito che il debitore avrà nei confronti del terzo.

Il secondo modo prevede il pignoramento del conto corrente a seguito o prima dell’accredito del bonifico. Per quanto riguarda tale tipologia di pignoramento non vi sono limiti di tempo. Ovviamente potrebbe succedere che la somma bonificata venga prelevata e in quel caso non ci sarebbe più nulla da pignorare. In questo caso, comunque, l’atto di pignoramento viene notificato alla Banca o alle Poste a seconda di dove il debitore abbia il conto. Dal momento in cui arriverà la notifica e fino all’udienza davanti ad un giudice, il conto potrebbe essere pignorato del tutto così come potrebbero essere pignorati tutti gli accrediti che avverranno su di esso.

Come ci si può preparare al pignoramento

Il debitore potrà sapere che vi sarà un pignoramento del bonifico sul conto corrente soltanto quando arriverà la notifica dell’atto di precetto.

Quest’ultimo è un avviso che intima al debitore di pagare quello che ha in sospeso entro dieci giorni altrimenti ci sarà l’esecuzione forzata. Su di esso, però, non sarà comunicato il tipo di esecuzione che verrà intrapresa come ad esempio un pignoramento immobiliare o mobiliare e nemmeno la tempistica. Chi riceverà tale notifica, comunque, dovrà tenere conto che dopo dieci giorni potrebbero esserci davvero un pignoramento del conto corrente e di conseguenza di tutti i bonifici che avverranno su di esso.

Si ricorda, infine, che vi saranno delle differenze tra i due pignoramenti. Nel primo caso, infatti, il blocco riguarderà soltanto la cifra del bonifico che dovrà essere versata mentre nel secondo caso l’intero conto corrente.

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