Numerosi risparmiatori coinvolti nelle note vicende di Veneto Banca e della Banca Popolare di Bari associati al Coordinamento istituito da Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” sono riusciti ad ottenere un parere positivo dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). Anche la Confconsumatori Brindisi, l’Acu Calabria e l’ Osservatorio LIDU sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento hanno ottenuto delle vittorie. Ecco le info.

La vittoria dei risparmiatori di Veneto Banca e della Banca Popolare di Bari

Il Coordinamento su indicato tra le fine del 2020 e l’inizio del 2021 ha avuto sette pronunzie favorevoli per i risparmiatori nei confronti di Banca Intesa San Paolo per la vendita di titoli Veneto Banca e sette nei confronti della Banca Popolare di Bari per la vendita di azioni emesse dalla stessa e vendute.

L’Acf, nel dettaglio, ha riconosciuto ai risparmiatori il diritto ad ottenere il risarcimento del danno quantificato della cifra investita in azioni più gli interessi.

Il commento del presidente del Coordinamento

L’avvocato Emilio Graziuso, presidente del Coordinamento, è lieto di tale decisione in quanto l’ Arbitro per le Controversie Finanziarie sta accogliendo quasi del tutto la loro linea difensiva. Nei casi sottoposti, infatti, l’Acf ha riscontrato una violazione degli obblighi di informazione da parte degli Istituti di Credito.

Graziuso comunica che l’allora Banca Apulia (che oggi è Intesa San Paolo) per la vendita dei titoli Veneto Banca e la Banca Popolare di Bari per la vendita dei propri titoli non avevano informato correttamente i risparmiatori della pericolosità e dei rischi degli investimenti che stavano per effettuare. I risparmiatori solo dopo si sono resi conto della pericolosità quando era già troppo tardi.

Nonostante il parere favorevole dell’Acf, però, il Coordinamento comunica che sia la Banca Popolare di Bari che Intesa San Paolo non vogliono definire bonariamente le controversie costringendo così i risparmiatori a ricorrere all’Autorità Giudiziaria.

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