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Oggi: 05 Dic, 2025

Quanto si prende in media di pensione in Italia? L’INPS risponde: 1.215 euro al mese

L’Osservatorio pensioni fotografa l’evoluzione dei flussi in uscita e dell’importo pensioni italiane tra 2024 e 2025.
4 mesi fa
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Pensioni 74 anni
Foto © Licenza Creative Commons

L’Istituto Nazionale di Previdenza ha recentemente diffuso i dati aggiornati relativi all’andamento delle nuove pensioni in Italia, con particolare riferimento agli assegni che hanno avuto decorrenza nel corso del 2024 e nella prima metà del 2025. Le informazioni sono state rilevate al 2 luglio 2025 nell’ambito dell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento.

I dati offrono una panoramica completa sia per quanto riguarda il numero delle nuove prestazioni sia rispetto all’importo pensioni medi riconosciuto mensilmente.

Quadro generale delle nuove pensioni in Italia

Dati dati dell’ultimo report pubblicato dall’Osservatorio pensioni INPS emerge che nel corso del 2024 sono state erogate complessivamente 889.642 nuove pensioni, mentre nel primo semestre del 2025 le prestazioni di nuova decorrenza sono state 397.691.

I numeri includono diverse tipologie di trattamenti previdenziali: pensioni di vecchiaia, pensioni anticipate, assegni per invalidità, trattamenti ai superstiti e assegni sociali.

Queste categorie rappresentano i principali canali attraverso cui si accede al sistema pensionistico nazionale e, come di consueto, mostrano andamenti diversificati in base alle condizioni di accesso e alle regole anagrafiche e contributive.

Analisi dell’importo pensioni medio

L’importo pensioni medio mensile risulta sostanzialmente stabile tra i due periodi osservati. Per le prestazioni con decorrenza nel 2024, l’importo medio mensile iniziale si attesta a 1.223 euro, mentre per quelle con decorrenza nei primi sei mesi del 2025 il valore medio rilevato è di 1.215 euro.

La leggera flessione registrata nel 2025, pari a circa 8 euro, evidenzia una sostanziale continuità rispetto all’anno precedente.

Tale stabilità è influenzata dalla composizione delle tipologie di pensione e dalle caratteristiche contributive e reddituali dei nuovi beneficiari. L’importo pensioni, infatti, varia sensibilmente a seconda della categoria di appartenenza.

E anche della storia lavorativa dell’assicurato.

Dettaglio per tipologia di prestazione

Il rapporto dell’osservatorio pensioni, analizza l’andamento per le diverse tipologie.

Pensioni di vecchiaia

Nel 2024 sono state avviate 271.527 pensioni di vecchiaia, mentre nel primo semestre del 2025 se ne contano 117.901. Questo tipo di prestazione rappresenta il trattamento standard per chi ha raggiunto i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa vigente.

La differenza tra i due periodi riflette una dinamica fisiologica, legata alla distribuzione temporale delle domande e alle decorrenze amministrative previste.

Pensioni anticipate

Le pensioni anticipate – erogate a chi lascia il lavoro prima dell’età prevista per la vecchiaia ma con determinati requisiti contributivi – sono state 224.392 nel 2024 e 98.356 nei primi sei mesi del 2025. Anche in questo caso si osserva una proporzione coerente tra i due periodi, con un flusso che resta elevato e mostra come molti lavoratori scelgano di accedere alla quiescenza non appena ne hanno la possibilità.

Pensioni di invalidità

Le nuove prestazioni per invalidità ammontano a 60.094 nel 2024 e a 23.996 nel primo semestre dell’anno successivo. Questo tipo di trattamento è riservato a coloro che, a causa di una condizione di salute certificata, non sono più in grado di svolgere attività lavorativa e soddisfano i requisiti di contribuzione. Il numero costante dimostra la continuità del fenomeno sul piano sociale.

Pensioni ai superstiti

Rilevante anche il numero delle pensioni ai superstiti, che nel 2024 sono state 236.107, mentre nei primi sei mesi del 2025 hanno raggiunto quota 106.693.

Queste prestazioni si riferiscono a vedove/i, orfani e altri familiari che, in presenza dei requisiti di legge, subentrano nella titolarità del trattamento previdenziale maturato dal defunto.

Pensioni italiane: numeri coerenti?

Il quadro delineato dall’Osservatorio mostra una sostanziale tenuta del sistema pensionistico in termini di accesso alle prestazioni. Il numero delle nuove pensioni è coerente con le dinamiche demografiche e lavorative del Paese, mentre l’importo pensioni si mantiene su livelli costanti, senza oscillazioni significative.

La leggera flessione registrata nel 2025 potrebbe riflettere una diversa composizione dei nuovi pensionati, con una maggiore incidenza di assegni sociali o trattamenti con minore anzianità contributiva, ma non segnala al momento cambiamenti strutturali nel meccanismo di calcolo degli assegni.

In definitiva, l’evoluzione dei flussi pensionistici e dell’importo pensioni rimane sotto costante osservazione, anche alla luce delle continue modifiche normative e dell’andamento dell’occupazione.

Riassumendo

  • Nel 2024 sono state erogate oltre 889.000 nuove pensioni.
  • Nel primo semestre 2025 le nuove pensioni sono circa 397.000.
  • L’importo pensioni medio mensile resta stabile: 1.223 euro nel 2024, 1.215 nel 2025.
  • Le pensioni di vecchiaia e anticipate rappresentano la quota più consistente.
  • Invalidità e superstiti mantengono numeri costanti nei due periodi analizzati.
  • Nessuna variazione strutturale rilevante nell’importo pensioni osservato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.