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Oggi: 05 Dic, 2025

POS e registratore “a prova di manomissione”: arriva il collegamento logico dell’Agenzia Entrate

Dal 2026 scatta l’obbligo di collegamento POS e registratore telematico: un passo decisivo verso tracciabilità e trasparenza fiscale
1 mese fa
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collegamento pos e registratore
Foto © Licenza Creative Commons

Dal 1° gennaio 2026 entra in scena un ulteriore tassello decisivo per la lotta all’evasione e per la qualità dei dati fiscali: l’obbligo di integrazione tra sistemi di pagamento elettronico (POS) e registratori telematici.

La novità, fissata dalla manovra 2025 (comma 74) con intervento sull’articolo 2, comma 3, del D.Lgs. 127/2015, è stata resa operativa dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 ottobre 2025. Il perno dell’intervento è semplice nella forma e ambizioso negli effetti: portare a regime un flusso dati automatico, sicuro e non alterabile, in cui ogni incasso elettronico trova immediata corrispondenza nello scontrino memorizzato e trasmesso.

Collegamento POS e registratore cassa: il contesto

Oggi gli operatori del commercio al minuto e attività assimilate devono già memorizzare e inviare elettronicamente, all’Agenzia Entrate, i corrispettivi, salvo che il cliente chieda fattura.

La nuova disciplina compie un passo ulteriore: rende obbligatorio il collegamento obbligatorio POS e registratore telematico, così che l’incasso tramite carte e altri strumenti elettronici confluisca senza passaggi manuali nei dati trasmessi all’Amministrazione finanziaria. L’obiettivo è duplice: eliminare margini di discrezionalità nella registrazione e fornire alle Entrate una vista coerente e tempestiva tra pagamenti effettuati e incassi documentati.

Integrità dei dati e controllo più mirato

La riscrittura dell’art. 2, comma 3 del D. Lgs. n. 127/2015, punta sul valore tecnologico degli strumenti impiegati: i dispositivi devono garantire inalterabilità delle informazioni e resistenza a manomissioni.

L’allineamento sistematico tra importi incassati e scontrini emessi consente di intercettare con maggiore precisione eventuali scostamenti, indirizzando i controlli verso le anomalie reali e riducendo costi amministrativi e contenziosi inutili. La trasparenza dei flussi diventa così un presidio per la compliance e un fattore di certezza per chi opera correttamente.

POS e registratore cassa: un collegamento “logico”, non fisico

Elemento distintivo della soluzione definita dall’Agenzia è la scelta di un’integrazione di tipo “logico”, senza cavi o retrofit obbligatori tra i dispositivi.

Niente hardware da aggiornare, quindi: il collegamento POS e registratore telematico avviene tramite un servizio online dedicato nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Questo approccio riduce tempi e costi di adeguamento, favorendo un’adozione rapida e uniforme, anche per chi utilizza modelli di cassa o POS eterogenei.

Dove si gestisce il collegamento

Il servizio si chiama “Gestisci Collegamenti” ed è ospitato nella sezione “corrispettivi” del portale “Fatture e corrispettivi”. Da qui si effettua l’associazione tra i registratori telematici in uso e gli strumenti di pagamento elettronico intestati all’esercente. La procedura, snella e guidata, rende disponibili i dati dei POS e degli altri strumenti sulla base delle informazioni che gli operatori finanziari comunicano all’Agenzia ai sensi dell’art. 22 del DL 124/2019 (e successive modifiche).

In questo modo, l’anagrafica dei mezzi di incasso è già prepopolata e il rischio di errori si riduce sensibilmente.

Accessi e deleghe

Per operare all’interno del servizio sono previsti i consueti canali di autenticazione: Spid, Cie, Cns o credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. È contemplata anche l’operatività per delega, così da permettere a consulenti o intermediari abilitati di curare gli adempimenti per conto dell’esercente.

Questa flessibilità facilita la gestione organizzativa, in particolare per realtà con più punti vendita o con parchi macchine complessi.

L’associazione tra strumenti va eseguita una sola volta. Si ripete soltanto in caso di modifiche successive: attivazione di un nuovo POS, dismissione di un dispositivo precedentemente collegato, sostituzioni o riallineamenti necessari. La semplicità del modello “logico” consente di aggiornare i legami senza interventi tecnici sulla cassa o sul terminale di pagamento.

Esiste anche l’ipotesi in cui i corrispettivi non vengano inviati tramite registratore telematico, ma attraverso la procedura web dell’Agenzia. In tale scenario, il collegamento si realizza direttamente all’interno della stessa procedura, mantenendo intatto il principio cardine: ogni incasso elettronico deve confluire nel tracciato dei corrispettivi in modo automatico e integro.

Collegamento POS e registratore: scadenze e finestra di avvio

Le nuove funzionalità del servizio saranno disponibili nei primi giorni di marzo, con data precisa comunicata tramite avviso sul sito istituzionale. Nella fase di avvio dell’obbligo — che decorre dal 1° gennaio 2026 — la registrazione del collegamento dovrà essere completata entro 45 giorni dalla messa online del nuovo servizio.

Terminata la fase iniziale e a regime, i termini cambiano: in caso di attivazione di un nuovo POS o modifica di un collegamento esistente, l’operazione andrà effettuata tra il sesto giorno e l’ultimo giorno del secondo mese successivo rispetto all’attivazione o variazione. Questa finestra temporale bilancia esigenze operative e tempestività del flusso dati.

Perché il collegamento è un passaggio strategico

L’integrazione obbligatoria tra strumenti di incasso elettronico e registratori telematici standardizza i processi, riduce gli adempimenti duplicati e rende più affidabile la base informativa a disposizione del Fisco. Con il collegamento POS e registratore telematico, ogni pagamento digitale genera una traccia coerente nello scontrino elettronico, senza spazi per omissioni o ritardi.

È un cambio di passo che valorizza la digitalizzazione già realizzata, proteggendo la concorrenza leale e offrendo un quadro di regole più chiaro e prevedibile per tutto il sistema.

Riassumendo

  • Dal 2026 obbligo di integrazione tra POS e registratori telematici per maggiore tracciabilità.
  • Obiettivo: contrastare evasione e garantire coerenza tra pagamenti elettronici e scontrini fiscali.
  • Il collegamento sarà “logico”, senza costi hardware aggiuntivi per gli esercenti.
  • La gestione avverrà online tramite il servizio “Gestisci Collegamenti” dell’Agenzia Entrate.
  • L’associazione va fatta una sola volta, salvo modifiche di POS o registratori.
  • Termine iniziale: 45 giorni dall’attivazione del servizio, poi due mesi per variazioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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