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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni a 61 anni e 7 mesi per qualcuno, per altri a 67 anni ed 1 mese, ecco chi può anticipare

Ci sarà chi andrà in pensione a 67 anni ed un mese ma anche chi continuerà a farlo a 61 anni e 7 mesi, ecco come.
3 settimane fa
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pensione 64 anni
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Andare in pensione a 67 anni sarà possibile con le pensioni di vecchiaia fino al 31 dicembre 2026. Dopo questa data, scatterà l’aumento dei requisiti anagrafici collegato all’incremento dell’aspettativa di vita ISTAT. Dal 2027, l’età pensionabile salirà di un mese, per poi aumentare di altri due mesi nel 2028. Tuttavia, nello stesso 2027, chi avrà raggiunto determinati requisiti e si sarà messo in regola nel corso del 2026, potrà accedere alla pensione con 61 anni e 7 mesi di età. In sostanza, per alcuni la pensione arriverà a 61,7 anni, per altri a 67,1. Ecco tutte le differenze tra le varie regole di uscita.

La pensione di vecchiaia 2027

Nessun blocco dell’età pensionabile da parte del governo Meloni.

Nonostante i proclami iniziali, la legge di Bilancio non ha introdotto il congelamento dell’adeguamento all’aspettativa di vita, confermando invece l’aumento dei requisiti a partire dal 1° gennaio 2027.

In origine, si parlava di un incremento immediato di 3 mesi, ma il governo ha scelto di spalmare l’aumento in due anni. Nel 2027, per ottenere la pensione di vecchiaia serviranno 67 anni e 1 mese di età, al posto dei 67 attuali; nel 2028, si passerà a 67 anni e 3 mesi.

La pensione di vecchiaia si allontana quindi progressivamente, e dal 2027 sarà necessario un mese in più per chi può contare su almeno 20 anni di contributi.

Lo scivolo usuranti nel 2027

Come detto, se alcuni contribuenti dovranno attendere 67 anni e 1 mese per andare in pensione, altri potranno lasciare il lavoro a 61 anni e 7 mesi. Questa opportunità è offerta dallo scivolo usuranti, misura che resta attiva anche nel 2027.

Per accedervi, occorre soddisfare tre requisiti fondamentali:

  • 61 anni e 7 mesi di età;
  • almeno 35 anni di contributi;
  • una quota complessiva di 97,6, somma che si ottiene combinando età e anni di contributi (considerando anche le frazioni).

Le categorie ammesse sono quelle definite dal Decreto Legislativo n. 67/2011, e comprendono:

  • addetti ai lavori in galleria, cava o miniera;

  • chi opera in cassoni ad aria compressa o svolge attività di palombaro;

  • conducenti di mezzi di trasporto pubblico;

  • operai di catena di montaggio;

  • lavoratori notturni.

In sintesi, lo scivolo è destinato a chi svolge lavori particolarmente faticosi o usuranti, riconosciuti come tali dalla normativa.

Pensioni a 61 anni e 7 mesi per qualcuno, a 67 anni e 1 mese per altri: ecco chi può anticipare

Questa misura presenta però una particolarità importante. Come per altre forme di pensione anticipata, è necessario presentare prima la domanda di certificazione del diritto, cioè una richiesta preventiva rispetto alla domanda di pensione vera e propria.

Nel caso dello scivolo per lavori usuranti, la domanda di certificazione deve essere presentata entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello in cui si maturano i requisiti.
Significa che chi vuole accedere alla pensione nel 2027 dovrà presentare la richiesta entro il 1° maggio 2026.

Un ritardo nella presentazione può comportare la perdita da uno a tre mesi di pensione, e nei casi peggiori, il rischio di restare senza assegno per mancanza di risorse. Infatti, per le domande tardive, la liquidazione della pensione è subordinata alla disponibilità dei fondi stanziati dallo Stato per lo scivolo usuranti.

Se tali risorse dovessero esaurirsi, l’uscita slitterebbe all’anno successivo.

In conclusione, il 2027 segnerà un bivio previdenziale: da un lato, chi andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e 1 mese; dall’altro, chi, rientrando tra le categorie usuranti, potrà anticipare l’uscita a 61 anni e 7 mesi. Una differenza di quasi sei anni, che dipenderà tutta da tempistiche, requisiti e corretta presentazione delle domande.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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