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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni a 64 anni nel 2026, ma il governo ha dimenticato alcuni lavoratori, ecco gli esclusi

In pensione a 64 anni nel 2026 usando TFR e 25 anni di contributi versati, ecco la novità che però non guarda ai lavoratori autonomi.
3 mesi fa
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pensione a 64 anni
Foto © Licenza Creative Commons

Sarà anche una vera rivoluzione quella che si prepara, visto che si parla di allargare la possibilità di pensione a tutti i lavoratori a 64 anni di età. Una possibilità oggi riservata soltanto a chi vanta lo status di contributivo puro, che verrebbe estesa anche a chi, invece, ha il primo versamento all’assicurazione obbligatoria prima del 1996. Si tratterebbe quindi di una significativa estensione della platea, con soluzioni alternative per raggiungere i requisiti previsti.

I requisiti, come vedremo, erano e resteranno piuttosto rigidi. E ciò che emerge, ancora una volta, è che alcune categorie di lavoratori rischiano di restare escluse, penalizzate da una misura che viene raccontata come estesa a tutti.

Pensione a 64 anni di età, ecco i dubbi che adesso molti hanno

Lo dimostra la quantità di commenti che arrivano quotidianamente in redazione: lettere di lettori che, a prima vista, temono di essere tagliati fuori da questa eventuale nuova misura che il governo si accinge a varare. Una pensione a 64 anni per tutti che rischia, nei fatti, di non essere davvero per tutti.

“Buongiorno, mi chiamo Mario, sono un vostro lettore e sono stato molto interessato da alcuni vostri articoli relativi alla nuova proposta di Durigon sulla pensione a 64 anni. A prima vista sembra davvero una valida misura che permette a tanti di andare in pensione. Ma io sono un lavoratore autonomo. Non ho versamenti da lavoratore subordinato, non ho versato ai fondi pensione integrativi ed essendo lavoratore a Partita IVA non ho TFR. Con i miei 30 anni di contributi, che secondo il mio patronato genereranno sì e no 1.000 euro al mese di pensione, come faccio ad andare in pensione con questa novità? Tutelano i dipendenti che hanno un TFR da sfruttare, ma noi autonomi come al solito siamo con le spalle al muro.

La trovo una ingiustizia.”

Pensioni a 64 anni nel 2026, ma il governo ha dimenticato alcuni lavoratori: ecco gli esclusi

Il nostro lettore, lavoratore autonomo, pone un problema reale. Perché la soluzione che il governo intende mettere in campo prevede condizioni che molti autonomi non hanno.

Chi vorrà andare in pensione a 64 anni nel 2026, se passerà la misura proposta da Durigon e da altri esponenti del governo, dovrà avere almeno 25 anni di contributi.

Inoltre, sarà necessario raggiungere una pensione non inferiore a tre volte l’assegno sociale. Considerando che l’assegno sociale nel 2026 salirà a circa 540 euro al mese, servirà quindi una pensione superiore a 1.620 euro mensili.

Per facilitare il raggiungimento di questa soglia, il governo prevede di confermare la possibilità di usare i fondi pensione integrativi per andare in pensione. Cioè la rendita maturata dopo i versamenti, e – grande novità – anche il TFR.

Come spiegato in precedenti articoli, il TFR sarà rateizzato sotto forma di rendita e sommato alla pensione INPS mensile per consentire di superare il limite di 1.620 euro.

Ecco gli esclusi dalla nuova pensione in arrivo perché non hanno il TFR

Ma un lavoratore autonomo non dispone di TFR.

Ed è proprio questo il punto: per lui una possibilità in meno. Senza il TFR, difficilmente si riesce ad arrivare – con 20, 25 o anche 30 anni di contributi – a pensioni così elevate.

Inoltre, la novità della pensione a 64 anni rischia di penalizzare anche chi, pur avendo versato regolarmente, percepisce un reddito basso come autonomo. Oppure uno stipendio ridotto da dipendente e quindi non ha potuto aderire a fondi pensione integrativi.

Per il dipendente, come detto, può intervenire la “scialuppa di salvataggio” rappresentata dall’utilizzo del TFR. Per gli autonomi, invece, questa opzione non esiste. Parlare di discriminazione forse è eccessivo, ma non ci si va molto lontano.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.