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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensione anticipata 2025: ipotesi 42,17 mesi di contributi sul tavolo

La pensione anticipata ordinaria richiede molti anni di contributi e potrebbe subire cambiamenti con la riforma pensionistica del 2025
1 anno fa
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La pensione anticipata ordinaria è una misura previdenziale che consente di lasciare il lavoro a prescindere dall’età anagrafica, ma a fronte di un lungo periodo di contribuzione. Nonostante il termine “anticipata” possa suggerire un’uscita anticipata dal mondo del lavoro, i requisiti di accesso la rendono tutt’altro che facile da ottenere. Gli anni di contributi richiesti per accedere a questa forma di pensionamento sono, infatti, significativi e superano i quattro decenni.

La pensione anticipata ordinaria, sebbene possa sembrare un’opzione allettante per chi desidera uscire dal mondo del lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia (67 anni di età è 20 di contributi), è in realtà un percorso lungo e complesso.

Requisiti pensione anticipata ordinaria

Attualmente, per ottenere la pensione anticipata ordinaria, è necessario aver versato un certo numero di anni di contributi, che variano a seconda del genere:

  • Uomini: Devono avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi.
  • Donne: Per loro, il requisito si abbassa leggermente a 41 anni e 10 mesi di contributi.

Oltre a questi requisiti di contribuzione, va considerato un ulteriore ritardo, noto come “finestra mobile”. Questa finestra è un periodo aggiuntivo di attesa che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti pensionistici e il momento in cui si inizia a percepire effettivamente la pensione. Al momento, la finestra mobile è di tre mesi. Questo significa che, nonostante si maturino i requisiti, il primo assegno pensionistico viene erogato solo tre mesi dopo. In pratica, gli uomini devono attendere 42 anni e 13 mesi, mentre le donne 41 anni e 13 mesi, per percepire la prima pensione.

Possibili cambiamenti con la riforma pensioni 2025

Guardando al futuro, la pensione anticipata ordinaria potrebbe essere soggetta a ulteriori modifiche.

Con la prospettiva di una riforma pensionistica in arrivo nel 2025, alcune voci indicano possibili cambiamenti, pur non prevedendo un aggravamento dei requisiti contributivi, che dovrebbero rimanere invariati.

Tuttavia, ciò che potrebbe cambiare è il periodo della finestra mobile. Le ipotesi attualmente più diffuse suggeriscono un allungamento della finestra da tre a sette mesi. Questo comporterebbe un ulteriore periodo di attesa prima di ricevere il primo assegno pensionistico, portando di fatto gli uomini ad attendere 42 anni e 17 mesi e le donne 41 anni e 17 mesi per ricevere la pensione. Ricordiamo che oggi la finestra mobile è già lunga per chi ha i requisiti per il pensionamento anticipato Quota 103.

L’impatto dell’aumento della finestra mobile

L’allungamento della finestra mobile di altri quattro mesi avrebbe un impatto diretto sul momento in cui i pensionati potrebbero ricevere il loro primo assegno.

Se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, chi ha accumulato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria nel 2025 potrebbe dover attendere fino a sette mesi prima di vedere effettivamente erogato il primo rateo pensionistico.

Questo ulteriore ritardo avrebbe conseguenze significative, specialmente per chi pianifica di ritirarsi non appena possibile, confidando nel primo pagamento per far fronte a spese di vita quotidiana.

Pensione anticipata ordinaria: resta la finestra di uscita (lunga o corta)

In un panorama previdenziale sempre più complesso, il dibattito su possibili modifiche ai requisiti pensionistici è costante.

Il sistema pensionistico italiano è sotto pressione a causa dell’invecchiamento della popolazione e della necessità di garantire la sostenibilità delle casse previdenziali dell’INPS. Non sorprende, quindi, che si discuta di cambiamenti che possano influenzare l’accesso alla pensione anticipata ordinaria, anche se, al momento, la riforma non prevede modifiche sostanziali ai requisiti di contribuzione.

Il problema principale rimane la durata della finestra mobile. Sebbene l’attesa di tre mesi sia già percepita come lunga da molti lavoratori, il rischio di un ulteriore aumento di questa finestra fino a sette mesi crea una comprensibile preoccupazione. Tale ritardo potrebbe aggravare le difficoltà economiche di coloro che, dopo anni di lavoro e contributi, si trovano a dover aspettare ulteriormente per poter ricevere ciò che spetta loro di diritto.

Riassumendo

  • La pensione anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.
  • Le donne possono accedere alla pensione anticipata ordinaria con 41 anni e 10 mesi di contributi.
  • La finestra mobile attuale prevede un’attesa di 3 mesi per ricevere il primo assegno.
  • La riforma del 2025 potrebbe estendere la finestra mobile da 3 a 7 mesi.
  • Questo allungamento aumenterebbe i tempi di attesa per il primo pagamento della pensione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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