Negli ultimi mesi il tema della pensione a 64 anni è tornato al centro del dibattito politico. Oggi questa possibilità esiste già per alcune specifiche e limitate categorie di lavoratori, ma l’aspettativa di molti lavoratori esclusi è che diventi una soglia universale. Ci sono possibilità concrete in questo senso? Si tratterebbe di abbassare l’attuale età pensionabile di 67 anni prevista dalla Legge Fornero di ben tre anni e questo ovviamente ha un costo.
Chi può andare oggi in pensione a 64 anni
Attualmente, la pensione a 64 anni non è un diritto universale, ma è riservata a chi rientra in specifici requisiti. La misura più nota è l’Ape Sociale, un anticipo pensionistico finanziato dallo Stato e destinato a determinate categorie di lavoratori in difficoltà o impegnati in mansioni gravose.
I requisiti ape social 2025 per ciascuna categoria sono piuttosto vincolanti.
Di seguito una tabella con le principali possibilità attuali:
| Opzione | Requisiti | Note |
|---|---|---|
| Ape Sociale | 64 anni di età + almeno 30 anni di contributi (36 per lavori gravosi) | Riservata a disoccupati, caregiver, invalidi e addetti a mansioni gravose |
| Pensione anticipata contributiva | 64 anni + 20 anni di contributi interamente nel sistema contributivo | Richiede importo pensione ≥ 2,8 volte assegno sociale |
| Opzione per esuberi aziendali | 64 anni + accordo aziendale | Possibile uscita anticipata con accompagnamento al pensionamento |
Verso una pensione a 64 anni per tutti?
L’ipotesi del governo prevede di fissare a 64 anni l’età minima per il pensionamento per tutti i lavoratori, senza distinzioni di categoria. L’obiettivo sarebbe duplice: da un lato garantire maggiore flessibilità in uscita, dall’altro alleggerire la rigidità della Legge Fornero.
Secondo le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il progetto potrebbe prendere forma nei prossimi anni, ma con un’attenzione particolare alla sostenibilità economica del sistema previdenziale.
Possibili scenari e tempistiche
Se la riforma dovesse andare in porto, la pensione a 64 anni diventerebbe la nuova soglia di riferimento per tutti i lavoratori, con possibili penalizzazioni sull’assegno per chi esce prima dei 67 anni. La misura potrebbe essere introdotta gradualmente, con una fase sperimentale di alcuni anni.
Riassumendo
- Oggi si può andare in pensione a 64 anni solo in presenza di specifici requisiti (Ape Sociale, pensione anticipata contributiva, accordi aziendali).
- La proposta del governo mira a estendere questa possibilità a tutti i lavoratori.
- Non è ancora chiaro se ci saranno penalizzazioni economiche per l’uscita anticipata.
- L’entrata in vigore di una nuova soglia universale potrebbe avvenire in modo graduale.
