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Oggi: 18 Dic, 2025

Onlus, scatta la svolta dal 2026: iscrizione al RUNTS o impresa sociale

Dal 2026 le Onlus affrontano una scelta decisiva: RUNTS, impresa sociale o uscita dal sistema, con scadenze e obblighi da rispettare
23 ore fa
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Foto © Investireoggi

Dal 2026 il mondo delle organizzazioni non lucrative (ONLUS) affronta un passaggio decisivo. Con una comunicazione ufficiale diffusa il 16 dicembre 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che l’Anagrafe unica delle Onlus, gestita dall’Agenzia delle Entrate, verrà definitivamente chiusa a partire dal 1° gennaio 2026.

Questo cambiamento segna la fine di un sistema storico e l’avvio di una fase nuova, interamente collegata al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, meglio conosciuto come RUNTS.

ONLUS e la soppressione dell’Anagrafe unica: cosa fare

La soppressione dell’Anagrafe comporta una scelta obbligata per tutte le Onlus attualmente iscritte. Gli enti che desiderano continuare a operare all’interno del Terzo Settore dovranno presentare una domanda formale di iscrizione al RUNTS.

Il termine fissato è tassativo: l’istanza dovrà essere inviata entro il 31 marzo 2026, nel rispetto delle regole stabilite dal decreto ministeriale n. 106 del 15 settembre 2020. Superata questa data, non sarà più possibile mantenere la continuità giuridica come ente del Terzo Settore.

Esiste anche un’alternativa per le Onlus che intendono intraprendere un percorso diverso. Quelle che scelgono di assumere la qualifica di impresa sociale dovranno seguire una procedura distinta, presentando la richiesta di iscrizione presso il Registro delle imprese competente per territorio. Anche in questo caso il termine del 31 marzo 2026 rappresenta una scadenza fondamentale, in base a quanto previsto dal decreto legislativo n. 112 del 2017.

Come fare la domanda di iscrizione al RUNTS

Per quanto riguarda le modalità operative, il Ministero ha precisato che l’accesso al RUNTS avverrà esclusivamente in forma digitale. La domanda dovrà essere trasmessa all’ufficio competente attraverso il portale dedicato, utilizzando le credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica del rappresentante legale dell’ente.

Nel caso di Onlus che possiedono personalità giuridica, l’invio dell’istanza spetta direttamente al notaio. In ogni situazione, l’iscrizione non è automatica ma subordinata alla verifica positiva dei requisiti da parte dell’ufficio RUNTS.

La richiesta di iscrizione richiede particolare attenzione anche alla documentazione. L’ente dovrà indicare la sezione del RUNTS nella quale intende essere inserito e allegare alcuni atti fondamentali. Tra questi rientrano l’atto costitutivo, lo statuto aggiornato secondo le norme inderogabili del Codice del Terzo Settore e gli ultimi due bilanci consuntivi approvati. I rendiconti economici dovranno essere redatti utilizzando i modelli stabiliti dal decreto ministeriale n. 39 del 2020, così da garantire uniformità e trasparenza.

Un aspetto rilevante riguarda i controlli interni. In base alle indicazioni fornite dal Ministero con specifiche note di prassi, se dagli ultimi due bilanci emerge il superamento di almeno due dei limiti economici previsti dal Codice del Terzo Settore, l’ente è obbligato a nominare un Organo di controllo. Questo obbligo è sempre presente nel caso delle Onlus costituite come fondazioni, indipendentemente dalle dimensioni economiche.

ONLUS: come continuare a beneficiare del 5 per mille

Anche il tema del cinque per mille resta centrale. Per continuare a beneficiare di questo contributo, sarà necessario comunicare tramite il sistema RUNTS tutte le informazioni utili per il pagamento.

L’adempimento dovrà avvenire secondo le scadenze e le modalità indicate nei canali istituzionali, senza le quali l’erogazione delle somme non potrà essere garantita.

Infine, il Ministero ha ricordato le conseguenze per le Onlus che decidono di non iscriversi al RUNTS. In caso di perdita della qualifica, l’ente dovrà destinare il proprio patrimonio ad altri soggetti con finalità analoghe. Questa devoluzione richiede il parere preventivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come stabilito dalla normativa vigente.

Il 2026 rappresenta quindi un anno spartiacque. Le Onlus sono chiamate a valutare con attenzione il proprio futuro, scegliendo se proseguire nel Terzo Settore, trasformarsi in impresa sociale o chiudere il proprio percorso, nel rispetto delle regole e delle finalità solidaristiche che hanno sempre caratterizzato questo mondo.

Riassumendo

  • Dal 2026 l’Anagrafe delle Onlus viene chiusa definitivamente.
  • Le Onlus devono iscriversi al RUNTS entro il 31 marzo 2026.
  • Possibile alternativa: iscrizione come impresa sociale al Registro delle imprese.
  • La domanda al RUNTS va presentata solo online con documenti aggiornati.
  • Obbligatori controlli interni e comunicazioni per il cinque per mille.
  • Le Onlus non iscritte devono devolvere il patrimonio secondo la legge.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.