Ieri, il Tesoro ha raccolto altri 7 miliardi di euro attraverso l’emissione di tre nuove tranche di altrettante scadenze medio-lunghe. Il collocamento rientra nel piano di emissioni piuttosto corposo di quest’anno. La scorsa settimana, aveva incassato altri 7 miliardi tramite BoT a 12 mesi. Ed ecco i risultati dell’asta dei BTp di ieri, di cui vi daremo conto titolo per titolo.

Risultati asta BTp, ecco le tre tranche

In offerta vi erano 2,75-3,25 miliardi di euro di BTp a 3 anni, scadenza 15 agosto 2025 e cedola 1,20% (ISIN: IT0005493298).

Il Tesoro è riuscito a collocare l’importo massimo della forchetta, attirando ordini per 5,1 miliardi. Il prezzo esitato è stato di 98,10 centesimi, corrispondente a un rendimento lordo alla scadenza dell’1,84%.

E poi c’erano i BTp a 7 anni, scadenza 15 giugno 2029 e cedola 2,80% (ISIN: IT0005495731). In questo caso, l’importo in offerta era compreso tra 2 e 2,5 miliardi e anche stavolta il collocamento è avvenuto per il massimo della forchetta, grazie a ordini per 3,95 miliardi. Il prezzo medio di aggiudicazione è risultato essere di poco sopra la pari, a 100,35. Il rendimento lordo corrispondente è stato, quindi, del 2,76%.

Infine, il nuovo BTp a 15 anni, scadenza 1 marzo 2038 e cedola 3,25% (ISIN: IT0005496770). A fronte degli 1-1,25 miliardi offerti, la domanda è stata di 2,01 miliardi, per cui il Tesoro ha piazzato sul mercato l’importo massimo previsto. Ha spuntato un rendimento lordo del 3,45%, dato il prezzo di aggiudicazione di 97,97 centesimi.

Calma sui mercati prima del board BCE

In tutti e tre i casi, la data di regolamento è stata fissata per il 15 luglio. Tirando le somme, i risultati dell’asta BTp ci segnalano rendimenti elevati, pur in calo rispetto ai collocamenti immediatamente precedenti. C’è attesa sui mercati per il board BCE del 21 luglio. In quell’occasione, contestualmente al rialzo dei tassi dello 0,25% la BCE renderà noto il meccanismo di funzionamento del nuovo scudo anti-spread.

I titoli di stato italiani hanno corso nelle ultime settimane, interrompendo i bruschi cali che andavano avanti quasi indisturbati sin dalla fine dello scorso anno.

Tanto per darvi un’idea del rally, in meno di un mese il BTp 2072 ha sfiorato guadagni del 15%, segnando un crollo del rendimento lordo annuo nell’ordine dello 0,60%. Ma è molto probabile che la BCE deluderà le attese di quanti sperano ancora che lo scudo protegga i BTp da eventuali attacchi speculativi. E, dunque, i rendimenti sovrani italiani potrebbero tornare a salire nei prossimi mesi.

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