Rendimento del BTp a 10 anni sotto il 4,05% e spread ai minimi da 14 mesi

Il BTp a 10 anni offre un rendimento in calo sotto il 4,05% e lo spread stringe ai minimi dall'aprile dello scorso anno. Ecco cosa succede.
1 anno fa
1 minuto di lettura
BTp 10 anni al 4,05%

Ancora giù il rendimento del BTp a 10 anni. Nel corso della seduta di ieri è sceso fin sotto il 4,05%. Era al 4,25% solamente mercoledì scorso. Nel frattempo, lo spread con i Bund della Germania si è ristretto sotto 170 punti base o 1,70%, scendendo in area 1,67%. E’ il differenziale di rendimento più basso dall’aprile dello scorso anno, cioè da quattordici mesi a questa parte. Per comprendere cosa stia accadendo, possiamo guardare anche al CDS a 5 anni, il prezzo del titolo che assicura contro il rischio default.

E’ sceso ieri a 96,53 punti, il dato più basso dal mese di marzo.

Questo significa che il rischio sovrano percepito per il debito pubblico italiano si sta riducendo. Per quale ragione? Questa settimana, sono chiamate ad esprimersi in fatto di tassi d’interesse sia la Federal Reserve che la Banca Centrale Europea (BCE). La prima dovrebbe lasciare immutato il costo del denaro negli Stati Uniti e non si esclude che ponga fine alla stretta monetaria. La seconda dovrebbe continuare ad alzare i tassi d’interesse dello 0,25% e verosimilmente farà altrettanto al board di fine luglio.

BTp a 10 anni tonico su board BCE

Tuttavia, anche la BCE dovrebbe essersi avvicinata alla fine della stretta sui tassi. Dopo il dato sul PIL nell’Area Euro, che ci ha consegnato settimana scorsa una foto negativa sull’economia, tecnicamente in recessione, stanno diminuendo le probabilità di un aumento dei tassi anche a settembre. La minore pressione sui titoli di stato fa particolarmente bene ai bond italiani. Il BTp a 10 anni vede scendere il proprio rendimento in misura maggiore della scadenza a 2 anni. In gergo, si duole definire questo fenomeno come un appiattimento della curva. E quando accade, il mercato sconta o l’arrivo della recessione o il taglio dei tassi o entrambe le cose.

Nello specifico, il taglio dei tassi BCE non arriverebbe prima di un anno.

Semmai, starebbe per giungere al capolinea la serie di rialzi. In termini percentuali, il BTp a 10 anni con scadenza 1 novembre 2033 e cedola 4,35% (ISIN: IT0005544082) da mercoledì a ieri ha messo a segno una crescita dell’1,5%. Una buona notizia per il BTp Valore, che proprio oggi debutta sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana dopo il clamoroso successo del collocamento nei giorni scorsi. Il bond retail ha attirato sottoscrizioni per 18,19 miliardi di euro, battendo ogni record del passato.

[email protected]

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Silvio Berlusconi riabilitato dopo la morte?
Articolo precedente

L’odio perseguita Silvio Berlusconi anche da morto

carta acquisti
Articolo seguente

Rottamazione cartelle. Blackout del portale e rischi da evitare