Il Montenegro torna a rifinanziarsi sul mercato dei capitali. Il piccolo stato balcanico ha appena emesso nuove obbligazioni  per 300 milioni di euro a favore di investitori istituzionali finalizzate a rimborsare un prestito con cedola 7,125% in scadenza il prossimo mese di aprile per 180 milioni (XS0614700424) e un bond a tasso variabile amortizing da 80 milioni in scadenza a fine anno (XS1003271399), oltre a ottenere nuovi fondi. La nuova obbligazione (XS1377508996) è stata prezzata 98,95, paga una cedola del 5,75% e avrà durata quinquennale. Il rendimento è stato fissato per i sottoscrittori al 6% e il bond è negoziabile per tagli minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000.

L’obbligazione è stata collocata presso investitori istituzionali da un pool di banche internazionali guidate da Citigroup, Deutsche Bank, Erste Group e Societe Generale.  

Pil Montenegro cresce più della media europea

  Il Montenegro gode di rating “non investment grade” B+ per Standard & Poor’s e Ba3 per Moody’s, ma sono molti gli economisti che ritengo il giudizio delle agenzie piuttosto sacrificato alla luce dei progressi di Podgorica. Secondo le proiezioni degli analisti di Erste Group, l’economia montenegrina crescerà nel 2016 del 4,2 per cento. L’attività economica ha registrato un accelerazione nel corso dello scorso anno grazie all’intensificazione di attività d’investimento e della richiesta dall’estero. Negli anni seguenti, l’economia crescerà – secondo le stime – del 4 per cento, grazie soprattutto alla costruzione dell’autostrada Antivari (Bar)-Boljare e investimenti nel settore del turismo. E’ atteso inoltre un aumento dei consumi personali e un miglioramento del mercato di lavoro. Lo scorso anno, la crescita è stata del 3,9 per cento, mentre nel 2014 l’economia montenegrina è salita dell’1,8 per cento.