Ho letto i suoi articoli sui BTp Italia. Ne acquisterò per 10.000 euro all’emissione dal 20 giugno prossimo. Però, non ho capito una cosa: il capitale alla scadenza mi sarà rimborsato sempre per 10.000 euro o sarà rivalutato? L’impiegata della banca non è stata precisa e ho alcuni dubbi al riguardo.

L’indicizzazione del bond all’inflazione

Ringraziamo il lettore, che ha posto una domanda su un tema dato per scontato dagli addetti ai lavori e che scontato non è. E il dubbio è largamente diffuso tra gli obbligazionisti che non abbiano mai investito in BTp Italia.

Come sappiamo, essi sono titoli di stato indicizzati all’inflazione FOI ex tabacchi dell’ISTAT con cadenza semestrale. OK, ma cosa significa nel concreto?

Il BTp Italia nasce per proteggere il capitale investito dall’inflazione. Per questo, le cedole semestrali sono rivalutate proprio all’indice dei prezzi del periodo. Facciamo un esempio. Immaginiamo di avere investito 1.000 euro per acquistare un lotto minimo. Supponiamo che nell’arco dei sei mesi fino allo stacco della prima cedola reale minima garantita dell’1% annuo, l’inflazione sia stata del 3%. Questo significa che la cedola del semestre pari allo 0,50% (1% suddiviso per 2) dovrà essere rivalutata del 3%. I 5 euro a cui avrò diritto dovranno essere moltiplicati per 1,03, diventando 5,15 euro.

Attenzione, però, perché ad essere rivalutato sarà anche il capitale. Il 3% dei 1.000 euro faranno 30 euro. Questa somma sarà accreditata sul conto insieme alla cedola. In totale, incasserò 35,15 euro, più del 3,5%. E così via con i pagamenti successivi. Se nel semestre seguente, l’inflazione sarà stata del 2%, il capitale di 1.000 euro sarà rivalutato ancora una volta a 1.020 euro, per cui otterrò un accredito di 20 euro. E la cedola sarà pari a 0,5% per 1,02, cioè di 5,10 euro. E così via fino alla scadenza.

BTp Italia, cosa succede alla scadenza

Ora, giustamente l’obbligazionista si chiede proprio cosa accadrà alla scadenza: il capitale che il Tesoro rimborserà sarà quello nominale (10.000 euro, nel caso specifico) o quello che risulta dalla rivalutazione sin dalla data di emissione del BTp Italia? La risposta è la prima.

Lo stato rimborserà il valore nominale investito per il semplice fatto che accredita la rivalutazione del capitale ogni sei mesi. Dunque, l’obbligazionista non deve attendere la scadenza per ottenere il capitale rivalutato, perché ciò avviene a ogni data di pagamento.

Ed ecco che alla scadenza il Tesoro rimborserà il capitale nominale e la cedola rivalutata assieme alla quota di rivalutazione dello stesso capitale nell’ultimo semestre. E chiaramente, se vi sono le condizioni ci sarà anche la corresponsione del premio fedeltà, che per il BTp Italia 2030 di prossima emissione vale doppio: 0,4% dopo 4 anni e 0,6% alla scadenza.

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