Tranocean è in difficoltà. Il crollo del prezzo del petrolio sta mettendo alle corde il gruppo svizzero attivo nelle perforazioni sottomarine di petrolio e di gas. Il costo di finanziamento delle obbligazioni in dollari è praticamente raddoppiato da un anno a questa parte superando la doppia cifra per le scadenze medio-lunghe. Le quotazioni azionarie di Transocean sono ai minimi degli ultimi cinque anni e la compagnia ha convocato gli azionisti in assemblea per votare una riduzione del valore nominale delle azioni del 50% per coprire parte delle perdite e sospendere il pagamento due delle quattro tranches del dividendo già approvato.

  Bond Transocean rendono più del 11%   Le difficoltà di Transocean sono ben visibili anche sui rendimenti dei bond in dollari: il titolo da 900 milioni con cedola 6,50% e scadenza 2020 (US893830AY53 ) prezza 83 e rende più del 11%. Sotto pressione anche le scadenze più corte, come il bond Transocean 3% 2017 (US893830BD08) che prezza 93 e rende il 6,80% a 25 mesi dalla scadenza. La debolezza prolungata nel tempo del mercato petrolifero e la concorrenza hanno degradato la qualità del credito di Transocean – fanno notare gli analisti -. Solo la scorsa primavera, sia Standard & Poor’s che Moody’s hanno ridotto il merito creditizio a BB+ e Ba1 rispettivamente, al di sotto della fascia “investment grade”