Entriamo con oggi nel quarto giorno del collocamento del bond ENI legato ad obiettivi di sostenibilità ambientale. Cedola fissa annua lorda del 4,30% e scadenza 10 febbraio 2028 (ISIN: IT0005521171). L’emittente si riserva la facoltà, al termine del periodo dell’offerta, di incrementare il tasso d’interesse corrisposto annualmente all’obbligazionista. Nel caso in cui anche solo uno dei due obiettivi indicati nel Prospetto Informativo non fosse centrato, nell’ultimo anno la cedola maturata salirebbe dello 0,50%. Molte famiglie ne hanno fiutato la possibile convenienza.

Le sottoscrizioni sono state altissime sin dal primo giorno. La compagnia non si aspettava un simile successo. Considerate che l’emissione è stata fissata nell’importo minimo di 1 miliardo di euro e incrementabile fino a un massimo di 2 miliardi di euro nel caso in cui la domanda risultasse in eccesso. Il periodo dell’offerta è iniziato il 16 gennaio e si concluderà venerdì 20 per le sottoscrizioni online, venerdì 27 per le sottoscrizioni fuori sede ad opera dei consulenti e venerdì 3 febbraio per le sottoscrizioni in filiale. Il lotto minimo prenotabile è di 2.000 euro, corrispondente a 2 obbligazioni dal valore cadauno (taglio minimo) di 1.000 euro. Possibili sottoscrizioni per incrementi di 1.000 euro.

Verso riparto sottoscrizioni bond ENI

Già nella giornata di martedì, però, fonti vicine all’emittente riferivano che le sottoscrizioni del bond ENI avevano “ampiamente superato” l’importo massimo dell’offerta. In altre parole, gli ordini eccedevano già i 2 miliardi di euro. Nelle stesse ore, tra gli italiani si diffondeva un senso d’incertezza circa la possibilità di continuare a sottoscrivere le obbligazioni sostenibili. Vi diciamo subito che è così. L’offerta potrà essere conclusa dalla società in anticipo rispetto alle date indicate, ma non prima che siano trascorsi cinque giorni lavorativi. In altre parole, le sottoscrizioni dovranno essere possibili fino alle ore 17.00 di questo venerdì 20 gennaio.

E la società dovrebbe comunicare oggi stesso la chiusura anticipata dell’offerta, come da preavviso di un giorno riportato nel Prospetto.

Cosa succede alle sottoscrizioni del bond ENI nel caso in cui risultino in eccesso? Si procede al riparto secondo i criteri fissati. Ecco le modalità. Bisogna distinguere due casi. Il primo si ha quando il numero dei sottoscrittori risulta non superiore al numero dei lotti minimi disponibili. A ciascun sottoscrittore sarà assegnato il lotto minimo. Qualora ancora avanzino obbligazioni, ai richiedenti saranno assegnate quelle residue in proporzione alle richieste effettuate. Se ancora avanzino obbligazioni, si procede all’assegnazione tramite estrazione a sorte a favore di coloro che hanno partecipato alla fase di riparto proporzionale.

Vediamo, invece, cosa accade se le sottoscrizioni del bond ENI risultano superiori al numero di lotti minimi disponibili. In questo caso, va da sé che non sarebbe possibile assegnare a ciascun sottoscrittore un lotto minimo. La società procederà direttamente all’estrazione a sorte con modalità tali da garantire la trasparenza, la correttezza e il pari trattamento tra tutti i sottoscrittori.

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