Se Pace Fiscale deve essere, non ci si può limitare alla sola rottamazione delle cartelle, giunta ormai alla sua quinta versione. La rottamazione quinquies, infatti, riguarda esclusivamente i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2023, lasciando fuori una miriade di balzelli, tributi e posizioni debitorie che, per loro natura, non possono rientrare nel provvedimento nazionale.
Ecco perché sta passando un po’ in secondo piano una misura parallela che si affiancherà alla rottamazione quinquies ma che potrebbe diventare fondamentale per moltissimi contribuenti: la nuova sanatoria dei tributi locali.
Novità per IMU, bollo auto e Tari: nuova rottamazione dei tributi locali e vera Pace Fiscale
Accanto alla rottamazione quinquies delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la legge di Bilancio introduce una misura aggiuntiva: la sanatoria dei tributi locali.
Parliamo di imposte estremamente diffuse, come:
- IMU;
- TARI;
- bollo auto;
- multe per violazioni del Codice della Strada.
A differenza della rottamazione quinquies — che riguarda tutti i contribuenti con cartelle rientranti nei requisiti — la sanatoria dei tributi locali non sarà automatica né nazionale: riguarderà soltanto i contribuenti residenti in Regioni e Comuni che decideranno di aderire alla misura.
Saranno quindi gli enti locali — con delibera di Giunta — a stabilire se concedere:
- sconti;
- riduzioni;
- tagli di sanzioni e interessi;
- piani di rateizzazione agevolati.
In pratica, tutto sarà discrezionale, nelle mani dei Sindaci e dei Governatori.
La rottamazione delle cartelle ma non solo
Per i tributi locali, dunque, non si passerà dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma dai Comuni e dalle Regioni, che potranno varare autonomamente:
- sanatorie;
- condoni;
- agevolazioni mirate a pulire le pendenze tributarie dei cittadini.
I provvedimenti riguarderanno i crediti rimasti in carico agli enti locali, cioè quelli non trasferiti alla Riscossione.
Di conseguenza, i debiti già in carico all’Agenzia delle Entrate-Riscossione continueranno a rientrare esclusivamente nella rottamazione quinquies.
La sanatoria locale potrà ispirarsi alla logica della rottamazione classica — con taglio di interessi e sanzioni — oppure prevedere piani di rateizzazione più lunghi e sostenibili.
Sanatoria dei tributi locali: rottamazione per IMU, Tari e bollo auto
Toccherà quindi ai singoli Comuni e Regioni scegliere se aderire alla misura.
I tributi che potrebbero finire nella sanatoria, però, sono tra i più frequenti e — in molti casi — tra i più evasi:
- il bollo auto, tra i balzelli con più insoluti in assoluto;
- l’IMU;
- la TARI (tassa sui rifiuti);
- le multe elevate dalla Polizia Locale, che confluiscono nelle casse del Comune.
È un provvedimento aggiuntivo rispetto alla rottamazione quinquies e, affiancandosi ad essa, può tradursi in una sorta di tabula rasa dei debiti dei contribuenti.
Un obiettivo perfettamente coerente con la logica della Pace Fiscale: permettere ai cittadini di mettersi in regola e, allo stesso tempo, consentire agli enti locali di incassare crediti che altrimenti rimarrebbero inesigibili.