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Oggi: 05 Dic, 2025

NASPI in unica soluzione: l’anticipo che trasforma la disoccupazione in impresa

La NASPI unica soluzione può trasformare un periodo di disoccupazione in un’opportunità concreta per avviare un'attività autonoma
3 settimane fa
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naspi unica soluzione
Foto © Licenza Creative Commons

L’avvio di un’attività indipendente rappresenta un passaggio decisivo per molti lavoratori che hanno perso l’occupazione. In questa fase di transizione, la NASPI unica soluzione costituisce uno strumento di sostegno importante, pensato per chi desidera investire su un progetto personale, trasformare un’idea in impresa o portare avanti un’attività già avviata.

Si tratta, infatti, di un incentivo che consente di ricevere in un solo momento l’intero importo dell’indennità di disoccupazione ancora da percepire.

Questa misura nasce con l’obiettivo di favorire l’autoimpiego e l’ingresso nel mondo del lavoro autonomo, sostenendo economicamente il primo periodo di attività, che spesso richiede investimenti iniziali senza certezze immediate.

L’anticipazione della NASPI offre quindi un supporto concreto per chi sceglie di costruire una carriera professionale fuori dal lavoro subordinato.

A chi è destinata la NASPI in unica soluzione

L’istituto dell’anticipazione è rivolto a tutti coloro che ricevono la NASPI e intendono intraprendere un percorso professionale indipendente. Le possibilità previste dalla normativa sono diverse e includono:

  • l’apertura di un’attività autonoma o di un’impresa individuale;
  • l’adesione come socio lavoratore a una cooperativa che applica il contratto di lavoro subordinato ai propri aderenti;
  • l’avvio dell’attività come libero professionista, anche in presenza di iscrizione a una cassa professionale.

L’incentivo non guarda solo alle nuove iniziative: è valido anche per chi possiede già un’attività e desidera sostenerne lo sviluppo durante il periodo di disoccupazione riconosciuto.

Pur trattandosi di un’opportunità rilevante, la NASPI unica soluzione richiede un’attenzione scrupolosa ai tempi e alle modalità di presentazione della domanda.

La procedura non ammette ritardi, e il mancato rispetto dei termini comporta la perdita definitiva dell’anticipazione.

Le due situazioni previste dalla normativa

Le regole da seguire cambiano in base al momento in cui l’attività professionale è stata avviata. Le casistiche principali sono due.

Attività già esistente al momento della richiesta di disoccupazione

Quando il beneficiario della NASPI possiede già un’attività al momento della domanda di disoccupazione, la normativa prevede due possibilità:

  • inviare la richiesta di anticipazione contestualmente alla domanda per ottenere la NASPI;
  • presentare la richiesta entro 30 giorni dall’invio della domanda di disoccupazione.

Superato questo limite temporale non è più possibile ottenere l’erogazione in anticipo dell’intero importo, poiché la legge stabilisce un termine tassativo. L’anticipazione, in questo caso, non può essere concessa successivamente.

Attività avviata durante il periodo di percezione della NASPI

Nel caso in cui l’attività venga creata mentre la NASPI è già in pagamento, la procedura segue una tempistica diversa. La domanda di anticipazione, infatti, deve essere presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività stessa. Anche in questo scenario, un ritardo oltre la scadenza fa decadere il diritto all’anticipazione.

Il rispetto dei tempi rappresenta quindi un elemento centrale. La normativa costruisce un quadro chiaro ma rigoroso: l’incentivo è accessibile solo a chi dimostra di avviare o già svolgere un’attività entro limiti ben precisi e dichiara tempestivamente la propria situazione all’INPS.

Perché la NASPI unica soluzione rappresenta una leva per l’autoimpiego

Ricevere l’intero importo residuo della NASPI in una sola erogazione consente di affrontare con maggiore tranquillità le prime spese legate alla libera professione o all’impresa. Fra i costi tipici dei primi mesi vi sono l’acquisto di strumenti di lavoro, il pagamento di consulenze, eventuali contributi, adempimenti fiscali. E, ovviamente, altre necessità operative. Avere a disposizione il totale dell’indennità permette di programmare meglio il percorso imprenditoriale, senza l’incertezza dei flussi mensili.

La misura risulta particolarmente utile in quei settori in cui l’investimento iniziale è determinante per la sostenibilità del progetto. Anche per chi entra in una cooperativa o svolge attività professionale regolamentata, l’anticipazione può rappresentare un sostegno significativo.

Riassumendo

  • La NASPI unica soluzione sostiene chi avvia attività autonome durante la disoccupazione.
  • L’incentivo consente di ricevere l’intero importo residuo della NASPI in anticipo.
  • È destinata a autonomi, imprese individuali, professionisti e soci lavoratori di cooperative.
  • Per attività già esistente, la richiesta va presentata entro 30 giorni dalla NASPI.
  • Per attività avviata dopo, la domanda va inviata entro 30 giorni dall’inizio.
  • L’anticipazione aiuta a coprire costi iniziali e favorisce l’autoimpiego.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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