Ieri, Maire ha emesso un comunicato per annunciare di avere completato il rimborso anticipato e integrale del bond con scadenza 5 ottobre 2028 (ISIN: XS2668070662). L’operazione è avvenuta su base “volontaria”. Il Senior Unsecured Sustainability-Linked Notes da 200 milioni di euro era stato emesso in data 5 ottobre 2023. Era legato al raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità ambientale. Se entro la fine di quest’anno non fossero stati raggiunti con riferimento alle emissioni di CO2, la cedola sarebbe salita al 7% annuale lordo. Il tasso corrisposto fino al rimborso anticipato di questa settimana è stato del 6,50% con pagamento semestrale.
Condizioni del rimborso anticipato
A seguito dell’avvenuta operazione, il bond di Maire è stato rimosso dalle negoziazioni su Borsa Italiana e Borsa di Lussemburgo. La società attiva nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico ha fatto altresì sapere di avere pagato agli obbligazionisti un corrispettivo di 208,9 milioni di euro. Esso include il prezzo di rimborso al 103,25% del valore nominale e il rateo degli interessi maturati dai creditori dall’ultimo pagamento cedolare del 5 ottobre scorso.
Per quale motivo Maire ha rimborsato questo bond con quasi tre anni di anticipo? Si chiama gestione attiva del debito, vale a dire cercare di ottimizzarne i costi nel tempo. All’emissione di poco più di due anni fa, l’obbligazione rivolta anche al canale retail con taglio minimo di 1.000 euro offrì un tasso abbastanza elevato. D’altra parte, la tempistica fu infelice col senno di poi. Quelle furono le settimane in cui i rendimenti europei raggiunsero l’apice per scendere subito dopo precipitosamente. Sarebbero risaliti parzialmente nel 2024.
Premio in salita sul BTp
Facendo un raffronto con i titoli di stato di pari durata, il rendimento lordo offerto risultò per il bond Maire a premio di circa 225 punti base o 2,25%.
Il premio netto, tuttavia, era più basso per effetto della maggiore imposizione fiscale. Ai prezzi di rimborso di questi giorni, coincidenti con quelli di mercato, il rendimento risultava sceso al 5,20% lordo contro il 2,50% del BTp a 3 anni e a premio di 270 punti base o 2,70%. Dunque, le condizioni per l’emittente sono relativamente peggiorate rispetto a due anni fa.
Ad ogni modo, al 30 settembre scorso la società disponeva di liquidità netta adjusted per 342,5 milioni. Impiegandola per rimborsare il debito, ha potuto risparmiare interessi per 39 milioni in tre anni. In cambio, ha pagato un sovrapprezzo più rateo passivo per 8,9 milioni. Il risparmio netto è stato, quindi, di oltre 30 milioni. E senza considerare il possibile aumento della cedola al 7% per il caso di mancato raggiungimento degli obiettivi ambientali. Uno scenario che avrebbe comportato ulteriori esborsi per complessivi 3 milioni.
Bond Maire ancora ad alto rendimento
Evidentemente, la liquidità aziendale al netto del pagamento appena effettuato è stata ritenuta sufficiente a coprire il fabbisogno a breve termine. Se Maire avesse dovuto rifinanziarsi sul mercato con l’emissione di un nuovo bond, il risparmio sarebbe stato di gran lunga inferiore. Infatti, il rendimento che avrebbe dovuto offrire agli obbligazionisti sarebbe risultato non significativamente inferiore a quello all’emissione di due anni fa.
giuseppe.timpone@investireoggi.it


