La fase conclusiva dell’anno porta con sé un passaggio istituzionale decisivo: l’approvazione definitiva della legge bilancio 2026, passaggio imprescindibile per garantire la continuità dell’azione dello Stato e l’avvio delle misure previste per il nuovo esercizio finanziario.
Il provvedimento si trova ancora in una fase delicata del suo iter, con la Commissione del Senato impegnata nell’esame delle modifiche presentate, un processo complesso che potrebbe incidere sulle tempistiche previste.
Manovra di bilancio 2026 ancora in Commissione
Il testo della Manovra 2026 è attualmente sotto analisi nella Commissione competente di Palazzo Madama. Qui si stanno valutando gli emendamenti proposti dai gruppi parlamentari rispetto alla versione iniziale del provvedimento.
La mole di interventi è stata significativa, ma non tutte le modifiche hanno superato il vaglio preliminare: oltre un centinaio di proposte sono state giudicate inammissibili nei giorni scorsi, riducendo il numero degli interventi su cui i commissari dovranno confrontarsi.
Non esiste un termine perentorio per l’arrivo del documento in Aula, ma secondo le indicazioni circolate nei palazzi istituzionali l’obiettivo è quello di consentire il passaggio all’esame dell’assemblea entro metà dicembre. Portare la legge bilancio 2026 al voto del Senato attorno al 15 dicembre rappresenterebbe una condizione favorevole per garantirne un percorso ordinato: una volta approvata in prima lettura, la Manovra passerebbe alla Camera, che avrebbe a disposizione gli ultimi giorni dell’anno per completare l’iter.
Il vincolo temporale del 31 dicembre
L’approvazione della legge bilancio 2026 deve necessariamente avvenire entro il 31 dicembre 2025, così da consentire l’entrata in vigore delle norme dal primo giorno dell’anno successivo. Questo vincolo temporale è imposto dall’ordinamento per evitare un vuoto normativo e assicurare allo Stato piena capacità di intervento finanziario.
Se le Camere non riuscissero a concludere il percorso entro la scadenza prevista, scatterebbe l’ipotesi dell’esercizio provvisorio, una condizione regolata dall’articolo 81 della Costituzione. La Carta stabilisce che l’utilizzo di questo strumento straordinario può essere autorizzato solo tramite legge e per un periodo limitato, non superiore complessivamente a quattro mesi. Si tratta di una possibilità pensata per gestire situazioni eccezionali, non per sostituire l’ordinaria programmazione economica dello Stato.
Manovra bilancio 2026 non approvata? Cosa comporta l’esercizio provvisorio
L’eventuale ricorso all’esercizio provvisorio avrebbe effetti immediati sulla gestione della spesa pubblica. In tale scenario, le amministrazioni potrebbero impegnare risorse solo per le necessità essenziali, senza la possibilità di avviare nuove iniziative o sostenere misure che richiedano coperture aggiuntive. La macchina dello Stato, dunque, proseguirebbe con attività limitate all’ordinario, in attesa che il Parlamento approvi definitivamente la legge bilancio 2026.
Oltre alle difficoltà operative, questa situazione rischierebbe di provocare un impatto significativo sul fronte finanziario. I mercati e gli investitori, normalmente molto attenti alla stabilità delle decisioni di politica economica e alla puntualità degli adempimenti istituzionali, potrebbero interpretare il ritardo come un segnale di incertezza. Tale percezione negativa potrebbe tradursi in un calo della fiducia, con ripercussioni immediate sui costi di finanziamento del debito pubblico e, in prospettiva, sui conti dello Stato.
Le conseguenze politiche ed economiche dei ritardi
Il mancato rispetto della scadenza rappresenterebbe non solo un problema tecnico, ma anche un segnale politico problematico. La legge bilancio 2026 è il principale strumento con cui il governo delinea gli obiettivi per il nuovo anno: dalle politiche fiscali agli investimenti, dalle risorse per welfare e sanità agli interventi per la crescita. Un ritardo nell’approvazione metterebbe in difficoltà l’attuazione di tali programmi e genererebbe un clima di incertezza che potrebbe riflettersi anche sul sistema economico nel suo complesso.
La stabilità del percorso legislativo è quindi fondamentale per garantire continuità e credibilità. Anche per questo motivo, nelle prossime settimane l’attenzione sarà rivolta all’evoluzione dei lavori in Parlamento, con particolare osservazione alla capacità delle Camere di rispettare la tabella di marcia.
Manovra bilancio: un passaggio cruciale per il nuovo anno
La fase attuale rappresenta uno snodo determinante per assicurare che la legge bilancio 2026 possa entrare in vigore senza ostacoli. Il rispetto delle scadenze e il buon esito dell’esame parlamentare risultano essenziali non solo per evitare l’esercizio provvisorio, ma anche per garantire una gestione ordinata delle politiche pubbliche e della programmazione economica.
Le prossime settimane saranno decisive: il completamento dell’iter entro il 31 dicembre permetterà allo Stato di aprire il 2026 con una struttura finanziaria definita e con la possibilità di attuare pienamente le misure previste dalla Manovra. In caso contrario, lo scenario si farebbe molto più complesso, con potenziali conseguenze istituzionali e finanziarie che il Paese cercherà in ogni modo di evitare.
Riassumendo
- La legge bilancio 2026 è ancora in discussione nella Commissione del Senato.
- L’obiettivo è portare il testo in Aula entro metà dicembre.
- L’approvazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2025 per evitare ritardi.
- Senza approvazione scatterebbe l’esercizio provvisorio, limitato a quattro mesi.
- L’esercizio provvisorio consente solo spese essenziali e crea incertezza nei mercati.
- Ritardi nella Manovra avrebbero effetti politici, economici e sulla credibilità dello Stato.