Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 18 Dic, 2025

IMU residenti all’estero, dal 2026 sconti e stop al pagamento: requisiti e limiti

Dal 2026 l’IMU per i residenti all’estero cambia volto, con esenzioni e forti riduzioni legate a rendita catastale e comune
1 ora fa
2 minuti di lettura
imu residente estero
Foto © Investireoggi

Dal 2026 cambiano, in senso positivo, le regole dell’IMU per chi ha lasciato l’Italia e vive stabilmente oltre confine. Una recente proposta di legge, già approvata dalla Camera, introduce un sistema agevolato per alcune categorie di proprietari di immobili, ridefinendo in modo significativo l’imposizione municipale sugli immobili posseduti in Italia da persone fisiche non residenti.

La misura riguarda coloro che si sono trasferiti all’estero dopo aver vissuto nel territorio nazionale per almeno cinque anni. Non si tratta, quindi, di un beneficio generalizzato, ma di un intervento mirato che tiene conto del legame pregresso con il Paese e delle caratteristiche dell’immobile posseduto.

IMU residenti all’estero: novità dal 2026

Il nuovo impianto normativo, per l’IMU dovuta in Italia dai residenti all’estero (ossi sugli immobili posseduti nel nostro Paese) prevede una modulazione dell’imposta basata sulla rendita catastale. In particolare, per gli immobili con una rendita fino a 200 euro non è previsto alcun pagamento dell’IMU. Si tratta di una vera e propria esenzione che punta a tutelare le abitazioni di valore più contenuto.

Per le case con rendita catastale compresa tra 201 e 300 euro, l’imposta viene invece applicata in misura ridotta, pari al 40% di quanto ordinariamente dovuto. La percentuale sale al 67% quando la rendita rientra nella fascia tra 301 e 500 euro. Oltre tale soglia non sono previste agevolazioni specifiche e si applicano le regole ordinarie.

Questo nuovo schema di tassazione rappresenta un cambiamento importante nel panorama dell’IMU residenti all’estero, poiché introduce criteri più selettivi e legati al valore dell’immobile, superando impostazioni precedenti basate su requisiti diversi.

I requisiti

Non tutti gli immobili possono però beneficiare dello sconto. La legge stabilisce condizioni precise che devono essere rispettate contemporaneamente. Il vantaggio fiscale è riconosciuto esclusivamente per una sola unità immobiliare ad uso abitativo. L’abitazione non deve essere affittata né concessa in comodato d’uso a terzi, ma deve rimanere nella piena disponibilità del proprietario.

Un altro requisito fondamentale riguarda la collocazione geografica dell’immobile. La casa deve trovarsi nel comune in cui era fissata l’ultima residenza prima del trasferimento all’estero. Inoltre, il comune deve avere una popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Questa scelta normativa sembra voler sostenere soprattutto i piccoli centri, spesso colpiti dallo spopolamento.

IMU residenti all’estero: sparisce il riferimento ai pensionati

Dal punto di vista giuridico, il nuovo provvedimento sostituisce una parte della disciplina precedente. In particolare, viene riscritto il comma 48 dell’articolo 1 della legge n. 178 del 2020. Fino ad oggi, l’agevolazione IMU è strettamente collegata alla percezione di una pensione maturata in base a convenzioni internazionali con l’Italia. Questo collegamento viene ora eliminato.

La nuova normativa, infatti, non fa più alcun riferimento allo status pensionistico. Allo stesso modo, scompare il richiamo all’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). In precedenza, l’agevolazione riguardava specificamente i cittadini italiani iscritti all’AIRE proprietari di immobili nel territorio nazionale. Con il nuovo testo, tale requisito non è più menzionato.

Questo cambio di impostazione amplia potenzialmente la platea dei beneficiari, concentrando l’attenzione su elementi oggettivi come la durata della residenza passata in Italia, la tipologia dell’immobile e il contesto territoriale in cui si trova.

Approccio più flessibile

L’intervento legislativo introduce, quindi, un approccio più flessibile e meno legato a condizioni personali come la pensione o l’iscrizione anagrafica. L’obiettivo appare quello di rendere il prelievo più equo e proporzionato, tenendo conto del valore dell’abitazione e del ruolo sociale dei piccoli comuni.

Con l’entrata in vigore prevista per il 2026, queste nuove regole ridisegnano il quadro dell’IMU residenti all’estero, offrendo esenzioni e sconti mirati a chi mantiene un legame abitativo con il territorio italiano, pur vivendo stabilmente fuori dai confini nazionali.

Riassumendo le novità 2026 per l’IMU residenti all’estero

  • Dal 2026 nuove regole IMU per persone fisiche trasferite all’estero dopo almeno cinque anni in Italia.
  • Esenzione totale IMU per immobili con rendita catastale fino a 200 euro.
  • Riduzione IMU al 40% per rendite tra 201 e 300 euro.
  • Riduzione IMU al 67% per rendite catastali comprese tra 301 e 500 euro.
  • Agevolazione valida per una sola abitazione non affittata né concessa in comodato.
  • Immobile deve trovarsi nell’ultimo comune di residenza con meno di 5.000 abitanti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.