IMU fabbricati terremotati: tutte le esenzioni ancora in vigore

Le esenzioni IMU per fabbricati terremotati offrono sostegno fiscale indispensabile a comunità e imprese colpite da devastanti eventi sismici
2 settimane fa
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imu terremoto
Foto © Pixabay

In specifiche circostanze, come quelle legate a eventi sismici, il legislatore prevede esenzioni IMU significative per sostenere i territori e le comunità colpite. Le agevolazioni per i fabbricati danneggiati dai terremoti assumono un ruolo cruciale per alleggerire il carico fiscale su cittadini e imprese, incentivando al contempo la ricostruzione e il ritorno alla normalità.

Questo articolo analizza le principali esenzioni IMU per i fabbricati terremotati, con particolare riferimento alle aree colpite dal sisma del Centro Italia del 2016, dell’Abruzzo nel 2009 e dell’Umbria nel 2023, fornendo una panoramica aggiornata sulla normativa e le sue proroghe.

Il tutto il vista del saldo in scadenza il 16 dicembre (l’acconto andava versato entro il 17 giugno scorso).

Esenzioni IMU per i territori colpiti dal sisma del 2016

I devastanti terremoti che hanno interessato le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 24 agosto 2016 hanno lasciato un’impronta profonda su migliaia di famiglie e imprese. Per supportare questi territori, è stata introdotta un’esenzione IMU per i fabbricati distrutti o dichiarati inagibili, sia totalmente che parzialmente.

Grazie alle ultime disposizioni normative (art. 1, comma 422, lettera b, n. 2, legge n. 213/2023), questa esenzione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 . L’obiettivo è garantire un sollievo fiscale continuo per chi è ancora alle prese con i lunghi processi di ricostruzione e recupero della piena agibilità degli immobili.

Oltre ai privati, le imprese ubicate all’interno della Zona Franca Urbana, istituita nei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma, beneficiano di agevolazioni significative. In particolare, l’applicazione dell’IMU per le attività che hanno subito una riduzione del fatturato in seguito al terremoto è stata estesa per tutto il 2024 (art. 17-ter, DL n. 215/2023). Questo provvedimento mira a sostenere le realtà economiche locali, favorendo la ripresa e la tenuta del tessuto produttivo.

L’agevolazione per il sisma dell’Abruzzo del 2009

Il terremoto che colpì l’Abruzzo il 6 aprile 2009 ha segnato un capitolo drammatico nella storia recente della regione.

Per i fabbricati situati nelle aree colpite, la normativa prevede un’esenzione IMU che non ha una scadenza temporale predefinita.

Secondo quanto stabilito dall’art. 8, comma 1-bis, DL n. 39/2009, gli immobili distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero per inagibilità (sia totale che parziale) sono esentati dall’IMU fino alla completa ricostruzione e al ripristino dell’agibilità . Questo provvedimento riconosce la complessità e la durata dei lavori di ricostruzione, garantendo un sostegno fiscale continuo ai proprietari.

Questa esenzione IMU a tempo indeterminato rappresenta un modello unico, che tiene conto delle specifiche difficoltà legate alla ricostruzione in un’area particolarmente colpita e ricca di sfide strutturali.

L’Umbria e l’emergenza del 2023

Più di recente, il terremoto che ha interessato i territori umbri il 9 marzo 2023 ha portato all’introduzione di specifiche esenzioni per i fabbricati colpiti. Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale, con deliberazioni adottate il 6 aprile 2023 e il 31 maggio 2023, riconoscendo la gravità della situazione.

L’art. 1, comma 560, della legge n. 213/2023, modificato dall’art. 18-bis del DL n. 181/2023, ha stabilito che gli immobili distruttivi o inagibili (totalmente o parzialmente) a causa del sisma sono esenti dall’IMU per l’intero 2024 . Se la ricostruzione o il ripristino dell’agibilità avvengono prima del 31 dicembre 2024, l’esenzione decade al momento del completamento dei lavori. Questa misura punta a sostenere i proprietari durante l’emergenza e la fase iniziale di ricostruzione.

Impatto delle esenzioni IMU sui territori colpiti

Le esenzioni IMU per i fabbricati terremotati rappresentano molto più di un semplice sgravio fiscale: sono un segnale concreto di vicinanza dello Stato alle comunità colpite. Questi interventi hanno l’obiettivo di:

  • alleviare il carico economico su cittadini e imprese che si trovano a fronteggiare non solo i danni materiali ma anche la perdita di reddito e l’interruzione delle attività produttive;
  • stimolare la ricostruzione e il ripopolamento delle aree colpite, incentivando i proprietari a investire nel recupero degli immobili e nella riattivazione del tessuto socioeconomico locale;
  • garantire una maggiore equità fiscale, considerando le difficoltà straordinarie affrontate da chi risiede o lavora in zone colpite da eventi sismici.

Riassumendo…

  • Proroga IMU 2024: esenzione per fabbricati terremotati del Centro Italia dal 2016.
  • Zona Franca Urbana: esenzione IMU per imprese con calo fatturato nei comuni colpiti.
  • Abruzzo 2009: esenzione a tempo indeterminato per immobili inagibili fino alla ricostruzione.
  • Umbria 2023: esenzione IMU per fabbricati danneggiati, valida fino al 31 dicembre 2024.
  • Obiettivi: sostegno economico e incentivo alla ricostruzione per comunità colpite da terremoti.
  • Importanza: misure fiscali fondamentali per la ripresa economica e sociale dei territori terremotati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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