Guadagnare quasi l’8% netto in meno di una settimana con i bond Matusalemme

I bond 'Matusalemme' sono titoli del debito a lunghissima scadenza e che offrono guadagni interessanti grazie all'alta volatilità
3 anni fa
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Curva dei bond USA invertita

La volatilità sui mercati finanziari costituisce sempre al contempo un fattore di rischio per i possessori degli asset e una grossa opportunità per gli altri. Se parliamo di obbligazioni, i bond “Matusalemme” sono i titoli più volatili. Parliamo di scadenze lunghissime e per questo dai prezzi molto sensibili alle variazioni dei tassi di mercato. In Italia, il Tesoro ha emesso sinora due titoli di questo genere, con scadenza iniziale di 50 anni in entrambi i casi. Ci riferiamo ai BTp 2067 e ai BTp 2072.

All’estero, l’Austria domina con due emissioni a 100 anni. Sono i bond “Matusalemme” per eccellenza. Uno scade nel settembre 2117 e l’altro nel giugno 2120. Il primo stacca cedola annuale del 2,10%, il secondo di appena lo 0,85%. Essi si sono rivelati estremamente volatili in questi primissimi anni di vita. Pensate che il bond 2117 è arrivato a quotare in area 235, mentre il bond 2120 ha sfiorato la quotazione di 140 nel dicembre scorso.

Bond Matusalemme, alta volatilità e opportunità di guadagno

Trattandosi di “safe asset”, il mercato tende a comprarli massicciamente nelle fasi di tensione e a rivenderli con altrettanta rapidità quando la propensione al rischio sale. Per capire le grosse opportunità di guadagno che si hanno inserendo in portafoglio bond “Matusalemme” nel momento giusto, dovete pensare che solamente tra il 12 e il 18 ottobre, la scadenza austriaca 2117 ha messo a segno un rialzo del 7,6% e l’altra 2120 dell’8,8%. Tralasciando per il momento il rateo attivo maturato nei pochi giorni, stiamo parlando di guadagni netti rispettivamente per il 6,7% e il 7,7%. Tutto questo in meno di una settimana.

Chiaramente, esiste il rovescio della medaglia. Tra i massimi recenti toccati nei primi giorni di agosto e i minimi raggiunti il 12 ottobre scorso, i due bond “Matusalemme” in esame hanno perso rispettivamente il 20% e il 23%. Quanti hanno il sangue freddo per mantenere in portafoglio asset che si deprezzano così velocemente? E a posteriori siamo tutti bravi a individuare i massimi e i minimi, ma la vera difficoltà è capire quando si presentano e, quindi, quando sarebbe arrivato il momento di vendere e comprare.

In generale, vale quanto sopra accennato: “safe asset” da comprare quando sui mercati sale la preoccupazione, da vendere con gli animi più distesi.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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