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Oggi: 05 Dic, 2025

In Francia assistenza fuori controllo per la Corte dei Conti e la patrimoniale socialista non passa

L'assistenza sociale in Francia appare fuori controllo, mentre governo e socialisti sono ai ferri corti sulla patrimoniale.
1 mese fa
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Niente patrimoniale in Francia come richiesto dai socialisti
Niente patrimoniale in Francia come richiesto dai socialisti © Licenza Creative Commons

Il dibattito sulla patrimoniale in Francia è entrato nel vivo nella giornata di venerdì scorso, quando l’Assemblea Nazionale ha respinto la proposta del Partito Socialista. Essa prevedeva di imporre il 3% sui patrimoni sopra i 10 milioni di euro, escludendo le imprese familiari e “innovative”. Un ammorbidimento della proposta originale del 2% su tutti i patrimoni sopra 100 milioni, senza esclusione alcuna.

Socialisti spiazzati, minacciano la sfiducia

La tassa Zucman, dal nome dell’economista Gabriel Zucman che la propose, non s’ha da fare. Macroniani, centro-destra e Rassemblement National di Marine Le Pen l’hanno affossata. Il governo di Sébastien Lecornu ha fatto approvare un’altra proposta, che tassa gli asset “improduttivi” di oltre 4.000 imprese, cioè senza alcuno scopo economico se non di abbassare l’imposta complessiva. Nei giorni precedenti, sempre l’Assemblea aveva approvato una proposta per raddoppiare al 25% l’imposta minima sui profitti delle multinazionali.

La patrimoniale in salsa socialista in Francia, però, si allontana. E questo ha indisposto proprio il partito di Olivier Faure, che minaccia ora di votare contro la legge di bilancio. Pur avendo successivamente ammorbidito i toni, parlando di “via stretta”, il segretario si è trovato spiazzato. Pensava di avere in pugno il sesto governo in meno di due anni dopo avere già spuntato la sospensione della riforma delle pensioni. Invece, grazie all’asse non dichiarato tra centristi e destra lepenista il suo potere di ricatto è stato fortemente ridimensionato.

Assistenza sociale in profondo rosso

I mercati restano in tensione. Questa mattina, il rendimento decennale francese superava dello 0,04% quello italiano. E come se non bastasse, la Corte dei Conti di Parigi ha lanciato un nuovo allarme: i conti della Sécu, la sicurezza sociale, sono allo sbando.

Il passivo nel 2025 è salito a 25 miliardi dai 10,8 miliardi del 2023. Difficile, secondo i magistrati contabili, che anche la nuova legge di bilancio riesca a raddrizzare i saldi per l’anno prossimo.

Niente patrimoniale in Francia, governo a rischio

L’assistenza sociale rischia di collassare sotto il peso dei conti pubblici sempre più in rosso. E la politica non offre alcuna soluzione, perché è divisa e non esiste una maggioranza capace di affrontare i problemi con una visione unitaria. L’affossamento della patrimoniale socialista può da un lato fare respirare i mercati, intimoriti da una possibile fuga dei capitali. Dall’altro, però, aggrava l’instabilità del governo e rende più difficile l’approvazione del nuovo bilancio. Anche i CDS a 5 anni confermano il maggiore rischio sovrano francese percepito: 36,47 punti contro i 33,93 dell’Italia.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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