Andare in pensione è l’obiettivo di tutta una vita di molti lavoratori. Ma se riuscire ad andare in pensione è una cosa che molti cercano di fare il prima possibile, una volta raggiunto l’obiettivo c’è dell’altro da soddisfare. Infatti, anche il riuscire a prendere una pensione più alta è fondamentale, anche per chi ci andrà nel 2026. Ma cosa può fare un contribuente che vuole prendere una pensione più alta, per riuscire nel suo intento?
La guida per prendere una pensione più alta nel 2026
Obiettivo raggiunto, pensione presa e addio al lavoro. Nel 2026 anche senza grandi stravolgimenti in ambito previdenziale, c’è chi centrerà l’obiettivo.
Ok, vengono meno quota 103 e opzione donna. Non si saranno più le pensioni a 62 anni della prima misura o le pensioni tra i 59 ed i 61 anni della seconda. Ma tra pensioni ordinarie, di vecchiaia e anticipate, pensioni per i precoci, Ape sociale e così via dicendo, di opportunità ce ne sono tante. E sono diversi i contribuenti che nel 2026 potranno andare in pensione ma che si chiedono come possono riuscire a prendere una pensione più alta.
Ecco alcuni suggerimenti per prendere una pensione più alta nel 2026
Si può prendere una pensione più alta e se si, come si fa? Anche in questo caso e per questa domanda, le opzioni per prendere un trattamento più alto non mancano. In Italia è difficile prendere una pensione ma è altrettanto difficile prendere una pensione di importo dignitoso. Sono tanti, infatti, i pensionati che prendono una pensione piuttosto bassa. Anzi, una pensione troppo bassa che in Italia è, oseremmo dire, una costante.
Molto dipende dai contributi che sono stati versati, dall’età del richiedente la pensione e pure dal periodo in cui i contributi sono stati versati.
Se la pensione è calcolata con il sistema misto, una parte è calcolata in base alle ultime annualità di retribuzione del lavoratore ed un’altra parte in base al montante contributivo. Invece nelle pensioni contributive, il cui calcolo si applica a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995, la pensione si basa sul montante in via esclusiva.
Però nel sistema misto, chi ha iniziato prima del 1996 ha un trattamento calcolato con il retributivo fino al 2011 se al 31 dicembre 1995 aveva già almeno 18 anni di versamenti. Riuscire a far valere 18 o più anni al 31 dicembre 1995 è già una cosa davvero importante. Una cosa che può determinare un calcolo della pensione migliore. Naturalmente ci sono strumenti che permettono di recuperare una pensione più alta, cioè ci sono metodi che permettono a chi ha una pensione bassa di prendere una pensione più dignitosa.
Maggiorazioni, integrazioni e poi?
Esistono per esempio le maggiorazioni sociali che sono a cifra fissa e che vanno da 25,83 euro al mese per pensionati che sono sotto i 65 anni di età a 136,44 euro al mese per pensionati che hanno oltre 70 anni e prendono la quattordicesima. Maggiorazioni che al pari dell’integrazione al trattamento minimo non spettano a soggetti che sono iscritti solo dopo il 1995 e quindi che sono contributivi puri.
Chi prende una pensione troppo bassa può sfruttare la domanda di riposizione per un ricalcolo della prestazione che può generare un aumento del trattamento se spettante. Per esempio, può chiedere la ricostituzione per motivi reddituali colui che ha dei redditi bassi che magari non erano presenti alla data di liquidazione della prestazione. In questo modo c’è chi oggi ha diritto all’integrazione al trattamento minimo che prima non poteva sfruttare.
Altro caso in cui la ricostituzione può servire è quella collegata ai contributi. Chi si trova con un trattamento calcolato senza che sia stato tenuto conto dell’intera contribuzione, può chiedere all’INPS un ricalcolo per motivi contributivi. In questo modo anche la contribuzione prima non usata può essere considerata. Finendo con il generare un trattamento più elevato.
La ricostituzione della pensione è sempre una soluzione utile per poter andare a prendere una pensione più alta. La possono usare pure quelli che hanno da chiedere qualcosa dal punto di vista dei trattamenti di famiglia, per esempio, o di altre cifre aggiuntive collegate alla situazione del nucleo familiare.