Questi investitori istituzionali raccolgono i capitali dei lavoratori di oggi e li investono sui mercati... ...una massa di bond per 17.000 miliardi di dollari, pari a
un terzo del totale, offre ormai rendimenti negativi, cioè non solo non remunerano gli obbligazionisti, ma addirittura implicano che ad essere pagati siano i debitori da parte dei creditori.
Rendimenti BTp troppo appetibili per fondi pensione, rating permettendo
Fine dei giochi sui mercati senza stimoli
In realtà, i rendimenti negativi non comportano necessariamente perdite a carico di chi acquista queste obbligazioni anomale.
I possessori possono ricavare valore dal rialzo delle quotazioni, rivendendole prima della scadenza, trattandole come se fossero azioni. E così è stato sinora. ..... Tutavia titoli azionari e obbligazionari non possono salire all’infinito ..... Prima o poi, si raggiunge un apice che fa scattare le vendite. E a quel punto, i rendimenti negativi diventano forti dolori per gli obbligazionisti, .....
Le banche centrali sanno ... che per allontanarne il più possibile l’esplosione bisogna alimentarla ulteriormente con nuovi stimoli. Se così non fosse,
i prezzi dei bond e delle azioni crollerebbero e le pensioni di milioni di iscritti verrebbero “bruciate” in men che non si dica, intaccando il futuro di quella generazione a ridosso dell’uscita dal lavoro e che non avrebbe il tempo di recuperare le perdite accusate. Ma nemmeno i nuovi acquisti rischiano di migliorare le valutazioni già stellari degli assets,
con la conseguenza che i mercati starebbero rimanendo intrappolati in una condizione di attesa, indecisi se vendere e realizzare i profitti virtuali degli ultimi tempi o continuare a comprare per guadagnare ancora di più, ma esponendosi ulteriormente alla bolla.
Da qui in avanti, il solo modo che i fondi pensione e le assicurazioni avranno per garantire rendimenti minimi positivi agli iscritti sarà di buttarsi sui mercati emergenti, dove i bond continuano a offrire cedole ancora generose, pur assumendosi un rischio di cambio, oltre che di credito, che decimerebbe con altrettanta fretta i risparmi dei futuri pensionati. E
anche a questo servono gli stimoli della BCE, a tenere debole l’euro contro le valute emergenti, consentendo agli istituzionali di guadagnare con la compravendita di assets su quei mercati, senza accusare perdite dal deprezzamento dei rispettivi tassi di cambio. Un gioco che non può andare avanti all’infinito, ma che tutti i governatori vogliono che a porre fine sia qualcun altro.
I tassi negativi in Germania provocheranno un terremoto politico ancora più forte
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