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Oggi: 10 Dic, 2025

Fondo pensione, conto alla rovescia per i contributi non dedotti: cosa fare entro il 31 dicembre 2025

Entro il 31 dicembre 2025 scade il termine decisivo per dichiarare i contributi non dedotti e tutelare il proprio fondo pensione
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Il sistema della previdenza complementare attribuisce un ruolo centrale alla corretta gestione delle informazioni fiscali relative ai versamenti effettuati. Tra gli adempimenti richiesti rientra la comunicazione al fondo pensione dei contributi che non hanno beneficiato della deduzione fiscale.

Si tratta di un passaggio spesso sottovalutato, ma essenziale per evitare un’imposizione successiva su somme che non dovrebbero essere tassate al momento dell’erogazione della prestazione.

Contributi fondo pensione: cosa dice la normativa

Il quadro normativo di riferimento è contenuto nel Decreto Legislativo 252/2005. L’articolo 8 stabilisce che i contributi destinati alla previdenza complementare – versati sia dal lavoratore sia dal datore di lavoro (per conto del lavoratore), tranne il TFR – possono essere sottratti dal reddito imponibile fino a un massimo annuo di 5.164,57 euro.

Qualora gli importi versati superino questo limite, la parte eccedente non può rientrare nella deduzione fiscale. E, quindi, finisce soggetta a tassazione quando il fondo pensione erogherà la prestazione collegata.

È proprio per questa quota non deducibile che la normativa richiede un’ulteriore attenzione: il legislatore prevede, infatti, che tali somme siano comunicate al fondo pensione affinché non vengano tassate nuovamente quando sarà erogata la prestazione finale. Senza questa dichiarazione, gli importi oltre il limite fiscale finirebbero per essere considerati imponibili al momento del riscatto o della pensione integrativa, generando una doppia imposizione.

Scadenze da rispettare

Il termine da rispettare per l’adempimento è fissato al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui i contributi sono stati versati. Con riferimento all’anno d’imposta 2024, la comunicazione dovrà, quindi, essere trasmessa entro il 31 dicembre 2025.

In termini pratici, ciò riguarda tutti gli importi che non sono stati dedotti nelle dichiarazioni fiscali relative al 2024, sia nel Modello 730/2025 sia nel Modello Redditi/2025.

Il fondo pensione deve ricevere una comunicazione chiara e completa, così da registrare correttamente la quota eccedente che non ha beneficiato del vantaggio fiscale.

Perché la comunicazione è così importante

La finalità di questo adempimento è evitare che il rendiconto finale della posizione previdenziale venga penalizzato. La quota di contributi non dedotti resta, infatti, patrimonio dell’aderente: non avendo ottenuto un beneficio fiscale al momento del versamento, la stessa non può essere sottoposta a tassazione al momento della prestazione.

La comunicazione al fondo pensione consente di evitare errori o contestazioni future e assicura un trattamento fiscale aderente alla normativa. È un passaggio formale, ma ha conseguenze concrete sul valore netto della previdenza integrativa.

Comunicazione contributi non dedotti: modalità operative del fondo pensione

Le modalità con cui inviare questa dichiarazione non sono uniche: ogni fondo pensione stabilisce le proprie procedure. Possono variare tra moduli dedicati, invio telematico tramite area riservata o comunicazioni cartacee. La verifica delle istruzioni specifiche del proprio fondo è quindi indispensabile per garantire una corretta trasmissione dell’informazione.

In generale, il fondo deve essere messo nelle condizioni di associare in modo inequivocabile gli importi non dedotti all’anno di riferimento, così da aggiornare correttamente la posizione individuale.

Un adempimento semplice, ma essenziale

Il dovere di dichiarare i contributi eccedenti il limite deducibile rappresenta uno degli aspetti meno conosciuti della previdenza complementare.

Tuttavia, la sua importanza è rilevante: una mancata comunicazione può tradursi in una tassazione non dovuta, mentre una corretta gestione garantisce che le somme accumulate mantengano il loro pieno valore.

Nel percorso verso una pensione integrativa più consapevole, il rispetto delle scadenze e l’attenzione alla documentazione rivestono un ruolo fondamentale. La normativa offre un quadro chiaro, ma la responsabilità operativa resta in capo all’aderente, che deve assicurarsi di fornire al fondo tutte le informazioni necessarie nei tempi stabiliti. Una gestione accurata della comunicazione al fondo pensione rappresenta così un elemento cruciale per tutelare il proprio risparmio previdenziale.

Riassumendo la comunicazione contributi non dedotti al fondo pensione

  • Comunicare al fondo pensione i contributi non dedotti oltre il limite fiscale.
  • Limite massimo deducibile annuo dei contributi alla previdenza complementare: 5.164,57 euro.
  • Comunicazione necessaria per evitare tassazione futura su somme senza beneficio fiscale.
  • Termine per dichiarare i contributi 2024 non dedotti: 31 dicembre 2025.
  • Modalità operative diverse secondo le procedure previste dal singolo fondo pensione.
  • Corretta comunicazione tutela il risparmio previdenziale ed evita doppia imposizione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.