Cosa aspettarsi dalla riforma delle pensioni dal 2023 verso il Def di aprile? La domanda è d’obbligo. Visto che il tavolo di confronto tra il Governo italiano ed i Sindacati dovrebbe concludersi entro la fine del prossimo mese di marzo.

Ma c’è anche da dire che per la riforma delle pensioni dal 2023 verso il Def di aprile siamo ancora in alto mare. Almeno per quel che riguarda la flessibilità in uscita proprio a partire dal prossimo anno. Così come è riportato in questo articolo.

Visto che il Governo italiano è uscito allo scoperto. Proponendo a Cgil, Cisl e Uil le anticipate dal prossimo anno con il ricalcolo con il contributivo.

Riforma delle pensioni dal 2023 verso il Def di aprile. Le sorprese ed i possibili colpi di scena

Ed allora, quali sono le possibili sorprese? Ed anche i possibili colpi di scena in vista del Def di aprile? Al riguardo saranno decisivi proprio i prossimi incontri. Tra il Governo italiano che è rappresentato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ed i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.

Di conseguenza, sulla riforma delle pensioni dal 2023 verso il Def di aprile circolano indiscrezioni come quelle relative alla Quota 102. Che potrebbe essere prorogata anche nel 2023. Al fine di garantire il pensionamento anticipato a 64 anni di età anche per il prossimo anno.

Le sorprese ed i possibili colpi di scena sulla riforma strutturale della previdenza pubblica in Italia

Sulla riforma pensioni dal 2023 verso il Def di aprile c’è quindi da sciogliere il nodo sulla flessibilità in uscita. Ma da parte dell’Esecutivo Draghi si attendono pure le proposte sugli altri due tavoli tematici. Ovverosia, come rilanciare nel nostro Paese la previdenza complementare. Ed anche come istituire delle misure di tutela per le pensioni dei giovani e delle donne. Dalla cosiddetta pensione di garanzia alla possibile istituzione di sconti previdenziali legati alla natalità ed alla genitorialità.

In altre parole, bonus contributivi per le mamme.