Ricorso multa al giudice di pace più veloce, entro 30 giorni e pagando 45 euro. Ecco tutte le informazioni necessarie.

Ricorso multa al giudice di pace: tempi da tagliare

Il fine è proprio quello di ridurre i contenziosi relativi alle violazioni al Codice della strada, quindi ai ricorsi delle multe stradali, soprattutto quelle presentate al giudice di pace. Così il legislatore è intervenuto nel corso di questi ultimi due anni, sfruttando le “debolezze”, giuridicamente parlano, in cui può incappare il cittadino che ricevuta una multa stradale, voglia contestarla.

Queste debolezze riguardano una il tempo, l’altra il fattore economico che, visti i tempi, incide maggiormente.

 Ricorso multa al giudice di pace: aumenta il contributo unificato

Dopo gli aumenti degli importi delle multe stradali, (si veda il nostro articolo Multe stradali, tutti i rincari del 2013), è d’obbligo segnalare, in tema di ricorso per la multa dinanzi al giudice di pace, un altro aumento, questa volta del contributo unificato, il costo che deve essere versato quando si avvia una causa. Un aumento questo che è stato progressivo, visto che si è partiti dai 38 euro, fino ad arrivare agli attuali 45, sempre per cause il cui valore arriva a 1000 euro, che rappresentano la maggioranza delle controversie in tema di violazioni al codice della strada. È bene ricordare che solitamente chi vince la causa si vedrà rimborsare le spese processuali e quindi anche il contributo unificato versato per avviare il ricorso contro la multa stradale, ma non dagli uffici giudiziari in tali casi, bensì dalla controparte del ricorso, quindi il comune che tramite l’agente di polizia municipale ha irrogato la sanzione per violazione al codice della strada. Ciò significa incertezza nella restituzione del contributo versato.

Ricorso multa giudice di pace: contestazione entro 30 giorni

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Oltre al fattore economico, che senza dubbio ha la sua importanza considerato anche il clima attuale di grande recessione economica, per ridurre i contenziosi in tema di multe stradali e quindi ridurre i ricorsi al giudice di pace, si ricorda il fattore tempo su cui si è incentrato il legislatore.

  In particolare è dal 6 ottobre 2011, data dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 190 del 2011, che il termine di presentazione del ricorso multa stradale, è stato ridotto dai 60 ai 30 giorni. Ciò significa minor tempo di conoscenza da parte dell’automobilista che il più delle volte si ritrova fuori tempo massimo per poter presentare ricorso. Sfuma così il suo diritto di contestare la multa. Una spending review,  utilizzando un termine inflazionato negli ultimi tempi, che fa razzia dei diritti dei cittadini di ricorrere alla giustizia per fare valere le proprie pretese.

 

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