Se si chiedono soldi per non rivelare una relazione sentimentale si compie un reato di estorsione.

Minacciare qualcuno di rivelare un tradimento al coniuge o la relazione con l’amante dietro richiesta di denaro configura il reato di estorsione. A stabilirlo è una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 49315 del 21 novembre 2016 con la quale la Suprema Corte ribadisce che se al posto dei soldi vengono richiesti altri benefici l’illecito scatta lo stesso.

L’estorsione è il reato con il quale si minaccia qualcuno con lo scopo di trarne profitto personale.

In tema di estorsione la Corte di Cassazione si era pronunciata già in passato affermando che la minaccia poteva prendere diverse configurazioni, ma se questa limita la libertà della vittima il reato si configura. E nello specifico minacciare di rivelare una relazione sentimentale con lo scopo di ottenere in cambio del denaro o dei benefici configura estorsione.

Il fatto

La sentenza nasce dalla storia di una donna minacciata dal suo amante di rendere pubblica la loro relazione sentimentale allo scopo di screditarla. La donna, a causa delle continue minacce versava in uno stato di instabilità psichica e proprio per la paura che la relazione sessuale divenisse di dominio pubblico donava all’amante   180 milioni di lire tra denaro e gioielli.

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