In quest’articolo cercheremo di chiarire quando la registrazione di una telefonata può essere lecita come prova. Si parla di validità legale nel caso di una telefonata registrata all’insaputa del soggetto che sta parlando dall’altro capo del telefono. Cosa dice la legge in merito?

Telefonata registrata vale come prova?

In linea di massima la registrazione di una conversazione telefonica vale come prova solo se il soggetto registrato non contesti che la conversazione sia effettivamente accaduta. Quindi dal punto di vista legislativo, registrare una telefonata è legale anche se la registrazione avviene all’oscuro dell’altro soggetto.

Ovviamente tale registrazione può essere utilizzata per una causa civile o penale come prova ma non può essere, ad esempio, condivisa su Facebook. Nel primo caso non c’è alcuna violazione del codice della privacy e la legge conferma che la registrazione di una telefonata è una prova.

Ovviamente ci sono anche dei limiti a riguardo e a spiegarlo è la Cassazione con una sentenza recente in cui ha affermato che la registrazione di una conversazione telefonica può valere come prova solo se la persona registrata non contesta l’avvenuta registrazione né che abbia avuto il tenore che risulta dal nastro. Un altro punto molto importante è che la registrazione coinvolga almeno un soggetto che sia parte in causa in un processo penale o civile. Ad esempio, durante la registrazione di una conversazione tra due persone, almeno una deve essere parte in causa, mentre se nessuno dei due soggetti lo è questa non vale come prova. Per quanto riguarda la contestazione del soggetto che è stato registrato a sua insaputa, questa deve fornire tutti gli elementi concreti che dimostrino che la conversazione non è mai realmente accaduta o che si sia realmente svolta ma in termini diversi da quelli portati dal primo soggetto. E’ quindi fondamentale essere convincenti per poter dimostrare che la telefonata registrata è fasulla.