Il reddito di cittadinanza come accompagnamento alla pensione. Sembrerebbe questa l’idea dei Fratelli d’Italia sulla quale avviare la revisione del reddito di cittadinanza. L’intenzione della Meloni di smuovere i divani sono già note. Ora pian piano si stanno delineando i presupposti a partire dai quali il reddito di cittadinanza sarà riformato. Il concetto di base è semplice, dare il reddito di cittadinanza solo a coloro i quali non possono lavorare perché non sono nelle condizioni di poterlo fare.

Dunque, si a un reddito di solidarietà per disabili, over 60 e per quei nuclei familiari con minori a carico.

Partendo dagli attuali requisiti richiesti per il reddito di cittadinanza, vediamo da qui ai prossimi mesi come potrebbe cambiare la misura di sostegno. La previsione di un requisito anagrafico fissato a 61 anni potrebbe essere finalizzata ad accompagnare alla pensione coloro i quali non hanno alcuna possibilità di pensionamento anticipato.

Il reddito di cittadinanza. I requisiti attuali

Ai fini della richiesta del reddito di cittadinanza, colui che lo richiede deve essere  maggiorenne e versare in una delle seguenti condizioni:

  • essere italiano o dell’Unione Europea;
  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso.
  • cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario – come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 – titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • titolare di protezione internazionale;

È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Dal punto di vista dei requisiti economico-patrimoniale invece,  il nucleo familiare deve essere in possesso di:

  • un ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
  • un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un  patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza);
  • ecc.

Come potrebbe cambiare? Un’età minima prima della pensione

A oggi non sono previsti dei requisiti anagrafici per richiedere il reddito di cittadinanza, a parte la maggiore età; detto ciò, il Governo Meloni sta pensando a come mettere mano al reddito di cittadinanza, l’intenzione è quella di stravolgere la misura per arrivare a un reddito di solidarietà.

Ne beneficerebbero le seguenti categorie:

  • non occupati di età superiore a 60 anni;
  • famiglie con minori;
  • persone con disabilità.

Per gli over 60, il reddito di solidarietà rappresenterebbe uno strumento di accompagnamento fino al raggiungimento della pensione di anzianità.