La psoriasi è una malattia cronica che può diventare invalidante, con ripercussioni sulla vita sociale e, in primis sul lavoro. Quali sono i diritti del lavoratore che soffre di psoriasi? Non tutti sanno che, in alcuni casi, sono previste agevolazioni fiscali oltre a sconti su acquisto di beni tra cui auto e cellulare.

Psoriasi, quando è riconosciuta l’invalidità civile

Essendo qualificata come malattia cronica, la psoriasi può essere motivo di riconoscimento di invalidità civile. Non è infatti solo una questione estetica: le lesioni sulla pelle possono limitare i movimenti articolari e la presa manuale.

Più complesso è il caso di artrite psorisiaca perché, essendo coinvolta la zona dorso-lombare e le grosse articolazioni, viene limitata la capacità motoria e, a lungo termine se il quadro degenera si può arrivare a inabilità o invalidità. Per vedersi riconosciuta l’invalidità civile occorre allegare alla domanda il certificato medico con tutti i dati. Sarà quindi incaricata un’apposita Commissione che giudicherà la gravità della patologia. In caso di rigetto della domanda si può fare ricorso entro 180 giorni dalla notifica. La Commissione può anche stabilire il grado di invalidità della psoriasi perché, in relazione allo stadio, si hanno agevolazioni diverse. Si parte dalla detrazione del 19% per acquisto auto e dall’assistenza specifica fino ad arrivare al tagliando invalidi per l’auto.

Soprattutto ora con l’arrivo dell’estate è importante essere consapevoli dei diritti di chi soffre di psoriasi relativamente al lavoro: da un lato infatti il sole fa bene alla pelle (ma non bisogna per questo minimamente pensare di abbandonare la terapia senza parere medico), dall’altro è anche vero che l’aria condizionata può peggiorare il problema. L’estate quindi, per chi soffre di psoriasi, è una stagione “a doppio taglio”.

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