Quando si chiede un prestito alla banca è molto frequente che quest’ultima chieda al proprio cliente la figura del garante per assicurarsi il recupero del credito.

Il garante dovrà pagare il debito e rischia il pignoramento dei propri beni qualora il debitore principale non paghi il proprio debito. Ma chi può rivestire la figura di garante?

In questo articolo spiegheremo la figura del garante e quali rapporti deve avere con il debitore.

Richiesta di mutuo o prestito alla banca

La banca, per erogare un mutuo o qualsiasi forma di prestito, esige dal proprio cliente una garanzia di un terzo.

La banca può chiedere due forme di garanzia:

  • un’ipoteca su un immobile (una casa, un terreno, ecc.), una fideiussione (garante).

La banca chiede questa garanzia per assicurarsi il recupero del credito, in caso di inadempimento del beneficiario del prestito. In questo modo, la banca può rivalersi contro un ulteriore soggetto, posta l’insufficienza del patrimonio del primo.

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Figura del garante

Per la banca non è la qualità del garante (ad esempio: un parente, un amico, un familiare stretto, ecc..), ma la consistenza del suo patrimonio.

Nel caso di mutuo, il garante può rappresentare colui che acconsente all’iscrizione di un’ipoteca a favore della banca su un proprio immobile. Se si tratta di un fideiussore, a rilevare è il patrimonio generale e/o il reddito di quest’ultimo.

La figura del garante non deve essere rappresentata per forza da un parente stretto, ma può essere ad esempio: un socio in affari, un parente lontano, un amico, ecc.

Nella maggioranza dei casi questa figura viene rappresentata da un parente stretto, perché è difficile che un soggetto estraneo sottoponga il proprio patrimonio all’eventualità che un altro soggetto non paghi il proprio debito.

Sarà la banca a valutare la figura del garante, sarà quest’ultima a decidere se il soggetto proposto dal debitore come garante offre garanzie di liquidità e di affidabilità.

E’ possibile recedere la fideiussioni?

Si precisa che le fideiussioni richieste dalle banche, di norma, hanno una durata indeterminata.

Il fideiussore ha il diritto di recedere dalla garanzia dandone comunicazione alla banca, di norma tramite raccomandata o posta elettronica certificata (PEC). In caso di disdetta, la garanzia rimane operante per tutti i debiti contratti fino al momento della comunicazione di recesso.