Mentre si discute di pensioni anticipate (in particolare, di Quota 102), soffermiamoci sulla pensione statali.

Se, in passato, i dipendenti pubblici (una volta raggiunto il requisito anagrafico della pensione vecchiaia) potevano scegliere se continuare o meno il servizio, oggi non è più così. Al compimento di 67 anni di età la cessazione dal servizio è obbligatoria per i lavoratori pubblici.

L’obbligo vale per tutti i dipendenti pubblici, tranne in un caso.

Scopri in quale caso è possibile il trattenimento in servizio oltre i 67 anni.

Pensione statali: è possibile il trattenimento in servizio oltre i 67 anni in un solo caso

Di regola, per i dipendenti statali si parla di pensionamento d’ufficio non appena scatta l’età pensionabile di 67 anni.

Se un dipendente pubblico volesse proseguire il servizio, ci sarebbe la possibilità di ottenere un’autorizzazione per continuare a lavorare oltre i limiti anagrafici previsti?

E’ possibile in un caso particolare, l’eccezione alla regola.

L’amministrazione può, anzi deve, accogliere la richiesta di trattenimento in servizio ovvero concedere al dipendente statale l’autorizzazione alla prosecuzione in servizio quando il dipendente ha raggiunto l’età ordinamentale ma non l’anzianità contributiva minima sufficiente per avere diritto alla pensione di vecchiaia.

Trattenimento in servizio non oltre i 71 anni nella PA

Se il lavoratore non ha ancora 20 anni di contributi all’età di 67 anni, può restare in servizio a patto che continuare a stare in servizio gli permetterà di raggiungere il requisito contributivo al compimento dei 71 anni di età.

Con le sentenze n. 282/1991 e n. 22/2013 la Corte Costituzionale ha stabilito la prosecuzione del servizio autorizzata fino al compimento dei 70 anni ma, considerando gli adeguamenti con le aspettative di vita dal 2012 ad oggi, il limite è aumentato a 71 anni.

Oltre i 71 anni non è possibile continuare a lavorare nella PA.

Dipendenti pubblici con posizioni contributive miste: Circolare della Funzione Pubblica n° 2/2015

Può capitare che un dipendente statale abbia posizioni contributive di tipo misto con gestioni private oltre a quella pubblica.

Come calcolare, in questo caso, il raggiungimento dei 20 anni di contributi se il lavoratore richiedesse il trattenimento in servizio?

Questo dubbio è stato chiarito dalla Circolare della Funzione Pubblica n° 2/2015.

In tal caso, bisogna considerare tutti i contributi versati al di là della gestione di riferimento.

Il discorso vale tanto per chi è solo in regime contributivo quanto per chi è in regime misto.

Chi rientra nel regime contributivo può restare in servizio oltre i 67 anni pur avendo maturato un solo anno di contribuzione. Una volta compiuti i 71 anni di età, avrà maturato 5 anni di contribuzione, che sono poi quelli necessari per ottenere la pensione di vecchiaia di tipo contributivo.