E’ partita la corsa alla pensione delle lavoratrici verso opzione donna. Il pensionamento anticipato sta per scadere e il governo ha intenzione di cancellare l’opzione che consente alle donne che lavorano di lasciare il lavoro a 58 anni (59 per le autonome).

Il premier Draghi ha fatto sapere che, nella sua proposta di riforma pensioni 2022 non c’è la proroga per opzione donna. La misura di pensionamento anticipato varata tre anni fa terminerà quindi il 31 dicembre 2021.

Opzione donna, in fuga verso la pensione

E’ quindi scattata la corsa verso opzione donna.

Patronati e Contact Center Inps sono stati presi d’assalto e si preannuncia entro la fine dell’anno un boom di richieste. La notizia ha infatti dato una accelerazione ai pensionamenti anticipati delle donne.

Coinvolto in particolare anche il mondo della scuola. Entro il 31 ottobre dovranno essere infatti presentate le richieste di cessazione dal servizio per chi intende andare in pensione il prossimo anno. Insegnanti e personale Ata hanno quindi poco tempo a disposizione per avanzare la richiesta al Ministero dell’Istruzione.

Ricordiamo che per accedere a opzione donna bisogna aver maturato almeno 35 anni di contributi realmente versati e 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome) entro il 31 dicembre 2021.

Via dal lavoro nonostante la penalizzazione

Come noto la pensione liquidata con opzione donna prevede una penalizzazione dell’assegno. Questo è infatti calcolato solo con il metodo contributivo, anche per i contributi versati nel sistema retributivo, cioè ante 1996.

Per chi ha molti anni da far valere nel sistema retributivo ciò comporta un taglio dell’assegno che può raggiungere anche il 28% dell’importo rispetto a quanto spetterebbe con la pensione di vecchiaia a 67 anni.

Motivo questo per il quale molte lavoratrici hanno deciso finora di tergiversare e aspettare. Ma la stoccata di Draghi alle pensioni anticipate riservate alle donne ha agitato le acque e suscitato preoccupazioni fra le lavoratrici.

Anche perché, alternative alla Fornero ne resteranno poche.

Meglio quindi approfittare subito dell’opportunità e cristallizzare il diritto che lasciar passare l’anno senza aver fatto nulla. Se, alla fine dei conti (che stanno facendo il Parlamento e il Mef) opzione donna sarà cancellata completamente, sarebbe grave non averne approfittato per chi ne ha la possibilità.