L’articolo 11 della Legge numero 217 del 2011 afferma che la battigia, o bagnasciuga, deve avere accesso libero e gratuito. Si tratta dei 5 metri che separano la spiaggia dal mare, un luogo dove è proibito sostare, lasciare le proprie cose neanche momentaneamente perché la legge lo proibisce.

Anche se la legge in questione lascia una zona d’ombra per eventuali querelle giuridiche, parla chiaro e sancisce “obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione“.

Questo vale anche per le spiagge libere. Quei 5 metri che separano la spiaggia dal mare non devono essere occupati, ci si può passeggiare, possono essere usati per accedere al mare, ma non possono essere occupati. La violazione della normativa è una trasgressione della legge che può portare anche a multe per occupazione di suolo pubblico.

Bagnasciuga: perché deve rimanere libero?

I metri demaniali che devono essere lasciati liberi non corrispondono sempre ai famosi 5 metri poiché molto dipende dalla lunghezza stessa della spiaggia. Il tratto di bagnasciuga che deve essere lasciato libero è stabilito di volta in volta da ordinanze specifiche delle Capitanerie di porto, dalle Regioni e dai Comuni. Nel tratto di spiaggia in questione, come abbiamo già detto, è concesso il transito ma non l’occupazione perché si tratta di uno spazio che deve essere accessibile a tutti per, in ogni evenienza, agevolare il passaggio di persone e mezzi di servizio per i soccorsi in mare. Il divieto, ovviamente, è esteso anche ai clienti degli stabilimenti balneari privati. Stendere il telo per prendere il sole sulla battigia è generalmente tollerato ma non lo è l’invasione della zona in questione con ombrelloni e sdraio.

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