Tra le multe per l’estate 2017 ci sono anche quelle per acqua e fuoco. Con l’emergenza caldo e siccità, infatti, si torna a parlare del rischio incendi e dell’esigenza di porre un freno agli sprechi idrici.

Estate 2017: multe a chi spreca l’acqua

In molte città italiane non piove da settimane. L’emergenza siccità ha spinto diversi Comuni ad introdurre provvedimenti per porre un freno agli sprechi idrici. Tra questi non solo piccoli Comuni: anche per Roma la Raggi ha firmato la delibera anti spreco.

Nessun limite per uso domestico e sanitario mentre ci saranno controlli su lavaggio macchine, riempimento piscine, irrigazione orti e giardini etc. Il sindaco di Roma ha spiegato che “l’acqua è un bene prezioso che va sempre tutelato soprattutto nei momenti in cui si assiste a un riduzione delle fonti di approvvigionamento. Vogliamo evitare che i cittadini subiscano, durante il periodo estivo, possibili disagi causati dalla scarsa disponibilità di risorse idriche. E quindi con questa ordinanza intendiamo contrastare ogni possibile spreco o utilizzo superfluo dell’acqua potabile, consentendone il consumo per i soli scopi personali e domestici”. Provvedimenti simili anche ad Avellino o Teramo, dove chi spreca acqua rischia fino a 500 euro di multa.

Rischio incendi: multe estate 2017 a chi gioca con il fuoco

Ben più alte possono essere le multe per chi appicca incendi dolosi. Emergenza sentita soprattutto lungo la costa ora che le temperature sono particolarmente alte. Per far fronte al problema, il sindaco Antonio Poziello di Giugliano in Campania, ha emanato un decreto che impone una multa da mille a diecimila euro per chi dovesse essere colto in flagrante a bruciare erba e sterpaglie. Anche in questo caso il primo cittadino ha voluto spiegare il motivo della multa, intesa come soluzione estrema: “Stiamo registrando temperature molto elevate e i terreni sono secchi per l’assenza di piogge, è quindi opportuno adottare una serie di accorgimenti per evitare gli incendi” invitando tutti i cittadini al buon senso (evitando di far crescere troppo l’erba come prima regola di accortezza e sicurezza).