Nessun aumento nel 2017 per quel che riguarda le prestazioni per gli invalidi civili a causa della stagnazione dell’inflazione.

L’assegno mensile di invalidità  e l’indennità di frequenza, quindi, così come la pensione di inabilità non subiranno mutamenti e il loro importo sarà fermo a 279,47 euro al mese per un totale di poco superiore ai 3500 euro l’anno. Fermi non solo gli importi erogati per le prestazioni ma anche i limiti di reddito personale che non devono essere superati per non perdere il diritto alla prestazione.

Limiti di reddito da non superare

Per l’assegno mensile di invalidità e per l’indennità di frequenza resta fermo il reddito limite di 4800,38 euro l’anno come reddito personale.

Per  la pensione di inabilità civile, invece, resta più alto il limite di reddito da non superare, pari a 16.532,10 euro annui.

Si ricorda che per tali prestazioni si fa riferimento al solo reddito personale del beneficiario e non a quello dell’intero nucleo familiare cui appartiene. Se l’invalido civile ha meno di 65 anni, inoltre, entrambi i limiti di reddito possono essere maggiorati a 5959,20 se singolo e a 12,483,77 se coniugato.

Assegno sociale derivante dall’invalidità civile

Al palo, per il 2017, anche l’assegno sociale sostitutivo o derivante dall’invalidità civile per gli invalidi con almeno 65 anni e 7 mesi di età. L’importo base di tale prestazione + di 364,90 euro a cui si aggiunge la maggiorazione di 83,17 euro riconosciuta a soggetti con reddito personale inferiore a 4743,7 euro l’anno se singolo e a 10568,61 euro annui de coniugato.

Per approfondire si può leggere anche:

Assegno invalidità Inps 2017: chi può richiederlo e come fare domanda

Pensione di invalidità, chi va all’estero la perde