Andare in pensione dopo 40 anni di lavoro con almeno 1200 euro al mese. E questa la soluzione di ritiro dal lavoro per i giovani di oggi? Ed anche per i lavoratori part time? La domanda è d’obbligo in quanto in futuro da un lato si alzerà l’età pensionabile. Al punto che potrebbe arrivare fino a 71 anni. Così come è stato stimato dall’OCSE.

E dall’altro lato, in media, per andare in pensione dopo 40 anni di lavoro, gli assegni INPS tenderanno ad essere sempre più bassi.

Proprio per i giovani lavoratori di oggi, che saranno i pensionati di domani. Ed anche per chi, in generale, a causa di precarietà e carriere lavorative discontinue, al momento del raggiungimento del requisito anagrafico per il ritiro dal lavoro avrà una bassa anzianità contributiva.

In pensione dopo 40 anni di lavoro con almeno 1200 euro al mese: è la soluzione per i giovani e per i lavoratori part time?

Non a caso, in futuro, per andare in pensione dopo 40 anni di lavoro con almeno 1200 euro al mese, servirà introdurre in Italia una nuova misura strutturale. Per la precisione, quella che i Sindacati hanno definito come la pensione di garanzia giovani.

Senza questa misura di garanzia, infatti, andare in pensione con almeno 1200 euro al mese potrebbe essere in tutto e per tutto un miraggio. A meno che lo Stato italiano non vada a coprire per conto di giovani e lavoratori part-time i buchi contributivi. In modo tale da maturare il diritto di accesso alla pensione. E, nello stesso tempo, prendere assegni INPS mensili che non siano poi da fame.

La garanzia per i giovani e per i lavoratori part time a partire dal 2023?

Già nel corso del 2021 si è parlato di pensione di garanzia per i giovani e per i lavoratori part time. Al fine di andare in pensione dopo carriere lavorative discontinue con un assegno INPS comunque dignitoso.

Ma questa misura, con ogni probabilità, non vedrà eventualmente la luce prima del 2023. In quanto ormai per il 2022 i giochi sono fatti. Così come è riportato in questo articolo.