Qual è l’importo della pensione con o senza la Quota 102? Ecco i due casi a confronto con il calcolo della penalizzazione. Visto che, rispetto ai 67 anni di età che sono utili per la pensione di vecchiaia, la Quota 102 è un’opzione. Nella fattispecie, una misura di pensionamento anticipato che, per sua natura, porta sempre a percepire poi un assegno INPS che è di importo più basso.

In altre parole, l’importo pensione con la Quota 102 è sempre più basso. Rispetto alla pensione di anzianità a 67 anni di età.

Ma con il vantaggio di ritirarsi tre anni prima specie quando, raggiunti i 64 anni di età, il lavoratore è davvero sfinito e non ne può più. Così come è riportato in questo articolo.

Importo della pensione con o senza la Quota 102 a confronto: il calcolo della penalizzazione

Detto questo, ricordiamo che importo della pensione con la Quota 102 si basa sul requisito anagrafico minimo che è quello dei 64 anni di età. Con almeno 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. E con la differenza sull’importo percepito che è basata proprio sul requisito anagrafico inferiore ai 67 anni di età.

Ed al requisito contributivo. In quanto chi matura importo della pensione con Quota 102 potrebbe ritirarsi dal lavoro a 67 anni di età con ben 41 anni di contributi previdenziali versati. E quindi la pensione sarebbe decisamente più alta.

Come ritirarsi dal lavoro anche nel 2023 con la Quota 102

Per importo della pensione con la Quota 102, inoltre, sarà possibile valutare il ritiro dal lavoro, con l’esercizio dell’opzione, anche nel 2023. E questo grazie alla cristallizzazione dei requisiti. In quanto la Quota 102 è esercitabile anche negli anni successivi al 2022. Ma a patto di aver maturato i due requisiti, anagrafico e contributivo, nel corso del corrente anno.