Parliamo di pagamento dei debiti nel caso di fratello defunto. Abbiamo già visto che chi accetta un’eredità è chiamato anche a provvedere al pagamento dei debiti a meno che non venga scelto il beneficio d’inventario. In quest’articolo cerchiamo di capire entro quanto vanno pagati e quali non si pagano.

Accettazione dell’eredità

Il caso preso in esame è quello di un fratello defunto che ci lascia la sua eredità ma anche debiti da saldare. In questo caso gli oneri vanno pagati dagli eredi se questi scelgono di accettare l’eredità.

Bisogna prima firmare un atto formale di accettazione dell’eredità, senza questo documento gli eredi non hanno nessun obbligo di pagamento e i creditori non possono bussare alla loro porta. La differenza con il beneficio d’inventario riguarda il fatto di accettare del tutto l’eredità del fratello morto in modo tacito o in maniera chiaramente consenziente. L’accettazione tacita avviene quando il fratello compie un gesto che ipotizza la volontà di accettare la successione, ad esempio scegliendo di vendere la casa ereditata. Con l’accettazione tacita in automatico si diviene responsabili anche del pagamento dei debiti. La maniera esplicita, invece, sottintende la firma all’atto formale già indicato in cui si dichiara formalmente di accettare tutta l’eredità lasciata tramite una scrittura privata o fatta alla presenza di un notaio. In questo caso il fratello diventa responsabile anche al pagamento dei debiti del defunto. Il terzo caso è quello riguardante il beneficio d’inventario, ossia separare i beni patrimoniali del parente scomparso dai debiti. In questo caso, prima di accettare l’eredità, il parente deve capire se questa comprenda anche oneri vari, dopodiché può optare per l’eredità con il beneficio d’inventario e di scegliere di adoperare il patrimonio del fratello deceduto per saldare i suoi debiti.

Entro quando accogliere o rifiutare l’eredità del fratello morto

Il fratello che ha avuto l’eredità dal parente morto ha tempo fino a 10 anni per accettare o meno l’eredità, tempi che si riducono se l’erede vive già, ad esempio, nella casa lasciata dal fratello o se si è già in possesso del bene ereditario.

In questo caso bisogna fare l’inventario dei beni entro 3 mesi dall’apertura della successione e comunicare entro 40 giorni se accettare o meno l’eredità. In caso di rifiuto non si è tenuti a pagare gli oneri del defunto mentre nel caso di accettazione bisognerà procedere al pagamento ma non valgono i debiti prescritti, sanzioni o le multe stradali.