Tra le spese più comunemente portate in detrazione, oltre a quelle sanitarie, ci sono quelle di istruzione (per se stessi o per figli a carico). Ma questa voce include anche corsi di lingua all’estero? E’ una domanda che si fanno molti contribuenti che decidono di imparare o perfezionare una lingua straniera recandosi direttamente nel Paese in cui questa viene parlata per frequentare corsi. Saper parlare bene una lingua appare essere oggi un requisito fondamentale per molti settori professionali. Purtroppo il sistema di detrazione delle spese attualmente non sembra essersi adeguato a queste esigenze e, a ben vedere, i corsi di lingua all’estero non sono detraibili, neppure quando seguiti presso università straniere.

Ecco perché.

Detrazione spese di istruzione: esclusi i corsi di lingua all’estero

L’articolo 15, comma 1, lettera e, del Tuir infatti, ai fini della detraibilità della spese di istruzione, prevede espressamente che il corso frequentato debba essere qualificato come corso di istruzione secondaria o come corso universitario o post-universitario, tenuto presso istituti o università italiane o straniere, sia pubbliche che private. In tutti gli altri casi quindi viene esclusa la detraibilità nella dichiarazione dei redditi. Il problema per quanto riguarda nello specifico i corsi di lingua è inoltre che le lezioni si riferiscono ad una sola materia e, pertanto, le spese sostenute per la frequenza, non sono detraibili neppure se il corso di lingua è stato organizzato da un’università straniera. Il riconoscimento di eventuali certificati rilasciati non rileva ai fini della detraibilità della spesa ma può solo essere utile in fase di candidatura per posizioni di lavoro aperte. Non sono detraibili neppure le spese per i soggiorni all’estero organizzati dagli istituti nel corso dell’anno scolastico.