Chi ha l’esigenza di assumere colf e badanti per l’assistenza agli anziani, sa bene che, oltre alle competenze professionali, è importante il feeling e l’empatia con l’accudito. Non sempre le esigenze della persona di una certa età sono facili da accontentare e purtroppo può capitare di dover mandare via una badante, anche magari brava, perché il diretto interessato è insoddisfatto anche senza un apparente motivo concreto.

Ma cosa dice la legge in proposito? E’ possibile licenziare senza giusta causa colf e badanti, purché venga rispettato il termine di preavviso variabile di contratto in contratto?

Colf e badanti: licenziamento in tronco

Parliamo giuridicamente di licenziamento in tronco quando non viene dato il giusto preavviso.

La legge prevede questa possibilità solo in casi di condotta grave. Nel caso specifico di colf e badanti le fattispecie contemplate possono riguardare furto in casa, gravi lesioni all’anziano o all’invalido, abbandono improvviso del posto di lavoro senza una valida ragione, ecc. Ovviamente non basta un sospetto ingiustificato.

Vista anche la particolare tipologia di lavoro, legata alla persona accudita, è ammesso il licenziamento in tronco quanto l’anziano o l’invalido muore.

Al di fuori di queste ipotesi il licenziamento è ammesso, anche senza giusta causa, ma solo se viene rispettato il preavviso da contratto. L’unico limite previsto riguarda motivazioni discriminatorie: ad esempio non si può licenziare senza giusta causa una colf o una badante per il colore della pelle o perché ha rifiutato delle avances.

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