In quest’articolo cerchiamo di fare chiarezza sul cartello “attenti al cane”, spesso posizionato nei cancelli dei giardini delle abitazioni. E’ obbligatorio oppure no esporlo? Andiamo nel dettaglio e vediamo cosa dice la legge in merito.

Il cartello “attenti al cane” è obbligatorio?

Secondo la legge il cartello “attenti al cane”è solo una precauzione, non ha valore legale e non dispensa il padrone dall’obbligo per un eventuale morso. In sintesi, il cartello che spesso vediamo appeso nei cancelletti di entrata delle abitazioni non è sufficiente ad esonerare il padrone in caso di lesioni provocate dal cane in custodia.

Il padrone deve fare tutto il possibile per evitare che il cane aggredisca passanti, assicurandosi che rimanga dentro il recinto. Qualora riesca a scappare, il padrone sarà ugualmente responsabile anche se era presente il cartello «attenti al cane». In poche parole, anche se un soggetto appende il cartello in questione, non è esonerato al risarcimento nei confronti di un altro soggetto leso.

A chiarire questi aspetti è stata la corte di Cassazione con la sentenza  n. 17133/17 del 5.04.2017. Dunque, per quanto riguarda i danni provocati dal cane in custodia questi sono disciplinati sia dal codice civile che penale. Il codice penale punisce con una multa da 25 a 258 euro chi non custodisce o lascia liberi animali pericolosi, mentre il codice civile sostiene che proprietario di un animale o chi lo ha in custodia in un dato momento è responsabile dei danni cagionati dall’animale, salvo che si provi il caso fortuito. Inoltre, la responsabilità civile per i danni del cane è oggettiva. Detto ciò, nella responsabilità civile l’impegno al risarcimento funziona per il semplice fatto di avere un rapporto diretto con l’animale, mentre nella responsabilità penale per aver lasciato l’animale incustodito. Il cartello, quindi, non ha valore legale ed è solo una precauzione.