Il passaggio dal governo Conte bis all’esecutivo Draghi inevitabilmente comporta dei cambiamenti nella politica fiscale e sui bonus. Succede così che alcune misure annunciate e attese non trovino conferma. Ma ad aumentare la confusione dei contribuenti c’è “un vizio italiano”: quello di non cancellare le proposte di bonus. Semplicemente restano li, sospesi, in una sorta di limbo. E per chi non è esperto in materia fiscale risulta difficile capire se sono stati abrogati, se si attende che diventino operativi e se si può già fare domanda.

Questo a dire il vero succede non di rado anche in una continuità politica. Pensiamo a quanto accaduto con il bonus casalinghe. Ma è anche intuibile che l’instabilità politica e il passaggio ai vertici incrementa ulteriormente questo rischio. Come se già non fosse abbastanza quell’incertezza sui bonus confermati tra procedure poco chiare e requisiti incerti.

Orientarsi in questa giungla fiscale non è di certo facile.

Che fine hanno fatto il bonus smartphone e il bonus occhiali?

L’esempio più recente e più lampante di questa situazione riguarda il bonus smartphone e il bonus occhiali. La proposta aveva suscitato grande interesse e per qualche giorno, in seguito alla notizia, non si parlava che di questo. Anche in redazione ci avevano scritto molti utenti curiosi di saperne di più.

Ricordiamo brevemente che:

  1. il bonus smartphone, che doveva puntare a spingere in Italia la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, sarebbe dovuto spettare a nuclei familiari con Isee inferiore a 20 mila euro;
  2. il bonus occhiali (per il diritto alla vista) richiedeva un Isee non superiore a 10 mila euro. La promessa era di uno sconto di 50 euro.

Tutti i bonus che Draghi potrebbe cancellare (oppure no)

Ufficialmente nessuno di questi due bonus è stato cancellato. Quindi se da un lato Draghi non sembra fare nulla per sostenerli e portarli avanti, dall’altro una presa di posizione ufficiale di fatto non c’è stata.

Nel limbo, ad oggi, anche il bonus rubinetti per contrastare lo spreco d’acqua. Si parlava di 1000 euro per le persone fisiche e 2500 (su un tetto massimo di spesa di 5000 mila euro) nel caso di esercizio commerciale. Idem per il bonus auto elettriche (che prevedeva uno sconto del 40% per l’acquisto della vettura a favore delle con Isee non superiore a 30 mila euro). Come intuibile questa situazione di incertezza non fa che aumentare i dubbi degli utenti che avevano dimostrato interesse per alcuni di questi bonus annunciati.